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Ci lascia il grande Paolo Ferrari (video)

Il mondo del teatro italiano piange la scomparsa di Paolo Ferrari. Grande attore di teatro, film e fiction, per anni al fianco di Valeria Valeri.  Si è spento a Roma  all’età di 89 anni.

È stato un’icona della tv italiana, quella bella. Ha lavorato con registi come Blasetti, Zeffirelli e Petri. Nato  a Bruxelles il 26 febbraio 1929, una vita vissuta recitando. Attore di un Paese a cavallo tra due guerre. Ha iniziato da piccolissimo alla radio. A soli 9 anni debuttò, alla radio Eiar, con un programma in cui interpretava il balilla Paolo. Nel varietà radiofonico Rosso e nero n° 2, recita con Nino Manfredi e Gianni Bonagura. Impara tutto, adora quello che fa con tutto se stesso. Quasi 40 film. Con Steno, Corbucci, Zeffirelli, Malasomma, Festa Campanile, Veronesi, Petri, Canevari. Dalla fine degli anni Quaranta è la voce di David Niven in Scala al paradiso (1948), Franco Citti in Accattone di Pier Paolo Pasolini e quella di Jean-Louis Trintignant nel Sorpasso di Dino Risi. Negli anni Settanta ridoppia Humphrey Bogart in Il mistero del falco, Il grande sonno, Agguato ai tropici. Ma è anche il Bond di Roger Moore in Gold, è Tomás Milián in Dove vai tutta nuda?, Richard Burton in La quinta offensiva, Dean Martin in 10.000 camere da letto, o Clive Francis in Arancia meccanica.

È la pubblicità televisiva del Dash a farlo entrare nelle case degli italiani. Il bianco più bianco, quando il detersivo era in polvere e nei fustini. “No, non scambio il bianco di Dash! Si riprenda i due fustini signor Ferrari!”, diceva una signora in una delle pubblicità. Dal 1969 al 1971 partecipa, nel ruolo di Archie Goodwin ,alla serie dedicata a Nero Wolfe. Poi Accadde a Lisbona, al fianco di Paolo Stoppa.
Negli anni Ferrari è stato uno dei protagonisti della serie tv Orgoglio, in cui appare in tutte e tre le stagioni come il marchese Giuseppe Obrofari, uno dei personaggi principali e capostipite della famiglia protagonista. Nella soap opera Rai Incantesimo (9 e 10) ha il ruolo di Luciano Mauri. È il “pensionato” del serial televisivo di Rai 2 Disokkupati del 1997. E nel 2006 vince il Premio Gassman alla carriera.

Malato da tempo Ferrari ha trascorso i suoi ultimi anni, assistito dalla famiglia,  nell’ospedale di Monterotondo. In un’ultima intervista disse : “Alla meditazione io dedico ogni giorno qualche ora. Lasciar passare i pensieri, lasciarli andare senza trattenerli”.

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