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Piano Merkel-Macron, colloquio telefonico Conte-von der Leyen: Recovery Fund all’altezza della sfida Ue

La proposta dovrebbe approdare alla presidenza Ue entro il 27 maggio e al tavolo dei leader entro metà giugno.

Dopo un colloquio telefonico oggi tra il presidente del Consiglio e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, Conte afferma che “la quantità di risorse mobilitate da tutti gli strumenti europei, – incluso il Recovery Fund – secondo la proposta franco-tedesca, “non è all’altezza delle stime di ciò che molte istituzioni pubbliche e private ritengono necessario per mantener a galla l’economia”.

Per il premier la proposta franco-tedesca è un passo coraggioso ma serve di più. “Se vogliamo superare questa crisi insieme, in quanto unione di interessi e valori comuni, è necessario fare molto di più“. Scrive il premier Conte.

Alcuni Paesi dell’Ue continuano a fare pressioni per un bilancio business-as-usual e un Recovery fund modesto, con una percentuale trascurabile di sovvenzioni. Sono fermamente convinto che la loro posizione rifletta l’incapacità di comprendere le sfide storiche che affrontiamo. Le divisioni nell’Ue tra Nord e Sud sono sempre state sbagliate. Basare la risposta al coronavirus su stereotipi distorti sarebbe più fuorviante che mai“, scrive Conte, avvertendo che se l’Ue fallisce “alimenteremo le fiamme del nazionalismo e allargheremo le divisioni”.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz annuncia sul quotidiano Oberösterreichischen Nachrichten: “Vogliamo essere solidali con gli stati che sono stati colpiti duramente dalla crisi, ma riteniamo che la strada giusta siano mutui e non contributi”.

“Nei prossimi giorni – prosegue – presenteremo una proposta con una serie di idee. Siamo convinti che il rilancio dell’economia europea sia possibile, senza una comunitarizzazione dei debiti“. Il cancelliere si dice stupito della proposta Merkel-Macron. “E’ legittimo che due grandi stati facciano una proposta, la decisione però va presa da tutti gli stati membro dell’Ue”, conclude Kurz.

Karoline Edtstadler, in un’intervista al quotidiano Salzburger Nachrichten afferma: “Gli aiuti devono andare a coloro che sono stati colpiti di più. Una cosa è comunque certa: i soldi che ora vanno a Italia, Spagna oppure Francia vanno usati per superare la crisi e vanno restituiti”.

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