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“Pinuccio – storia di un caruso” (VIDEO)

Nella familiare atmosfera del teatro Rostocco di Acerra, la compagnia Prima quinta ha presentato “Pinuccio – storia di un caruso”.  Aldo Rapè e Zafarà commuovono gli spettatori con una struggente interpretazione e musiche che smuovono l’anima.

Aldo Rapè, autore ed attore dello spettacolo, ci racconta la storia del piccolo Pinuccio, costretto a crescere in fretta quando il padre muore nella Pirrera della miniera di Gessolungo a Caltanissetta, il 12 novembre 1881 assieme ad altri 64 minatori. “Schiavi di mastro Calò detto o’ciclopo”, perché quando un uomo moriva e si forniva aiuto economico alla famiglia i bambini diventavano il pagamento, costretti a lavorare a soli otto anni per risarcire il debito. Perché a otto anni ormai si è grandi e Pinuccio racconta il lungo cammino che i futuri carusi  di miniera compiono per andare a lavorare la prima volta.  Nei Tre chilometri che li separano dalla Pirrera Pinuccio ci fa “rivivere” tutta la storia degli insegnamenti del padre, del filosofo che riusciva a far diventare bella, nei suoi racconti, anche la miniera. Il più bello su tutti:

” La cosa più importante nella vita è avere qualcuno da stringere forte la notte”.

In scena Rapè è accompagnato da Sergio Zafarana, in arte Zafarà. Da solo, con la sua loop station, riesce a ricreare un’atmosfera magica e nostalgica allo stesso tempo, perfetta per l’interpretazione di Rapè. Un connubio riuscitissimo a nostro parere che sarà ancora possibile vedere il 20 e il 21 Prima Quinta replicherà lo spettacolo al Tav di Frattamaggiore.

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