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“Polvere di stelle” la rassegna teatrale dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema

“Polvere di stelle” è il titolo della dodicesima edizione della rassegna teatrale dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema di Gianni Sallustro che quest’anno prende il via il 12 luglio (fino al 21 luglio) e si svolge al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei (Via Sacra, Pompei) e al Teatro Instabile Napoli “Michele Del Grosso” (Vico Fico Purgatorio ad Arco,38).


La rassegna è realizzata in collaborazione con la Talentum Production di Marcello Radano. “Polvere di stelle – dice Gianni Sallustro, attore, regista e direttore artistico dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema – è la “polvere” del palcoscenico, la polvere del set che magicamente si respira a teatro e a cinema. Una polvere che ha quell’odore particolare che ti porti dietro da casa quando ti trovi con i compagni di palco o di scena a studiare il copione, a lasciarti possedere dal tuo personaggio, ad ascoltare il regista che ti fa ripetere la scena mille volte. Polvere di stelle è anche il profumo di condivisione, di sudore, di rabbia. È l’odore dei drappi del sipario, delle quinte, del set dove resti in attesa che sia il tuo turno, dove assisti i compagni in scena, dove spii il pubblico e le sue reazioni mentre ti rilassi un attimo o dove combatti con la tachicardia prima di tornare in scena”. Si comincia venerdì 12 luglio alle 20.00 al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei con “O Scarfalietto” di Eduardo Scarpetta diretto da Gianni Sallustro; lo spettacolo ha un ritmo serrante, brioso e frenetico sin dalle prime battute. In questo modo si sottolinea la grande generosità di Scarpetta come autore, che fa vivere la “leggerezza” della vita con il suo vortice di colori e situazioni toccando anche tematiche profonde come l’amore e il tradimento. Lo spettacolo, riscritto nella sua interezza, diventa una prova attoriale corale dove voce, corpo e mente fanno da protagoniste a tutto tondo. Il secondo appuntamento è sabato 13 luglio sempre al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei con “Le belle idee” scritto e diretto da Gianni Sallustro. Lo spettacolo, vincitore di numerosi premi, è una riscrittura di personaggi fantastici nati dalla penna di autori come Andersen, i fratelli Grimm, Collodi, Basile, Rodari, Calvino. Siamo ad Ideolandia città e tutti i personaggi delle fiabe sono sconvolti perché hanno perso il lavoro perché sono scomparse le fiabe e le favole. Gli adulti non vogliono più leggere storie fantastiche ai bambini perché sono intenti a chattare e ad usare il computer ed il cellulare dalla mattina alla sera. Ecco allora che nasce l’agenzia interinale “C’è posto per te” dove alcuni “loschi” personaggi come il Gatto e la Volpe decidono di truffare i malcapitati personaggi che vogliono un nuovo impiego. La truffa porta i malcapitati a riflettere e a decidere di reinventare un mondo nuovo, più giusto, dove ci siano sei “belle idee” da dover rispettare. Domenica 14 luglio 2019 è la volta di “Due mariti imbroglioni” di G. Feydeau con la regia di Gianni Sallustro. Napoli 1920. Pasquale Corella è un attore che ha deciso di impartire lezioni di recitazione per sbarcare il lunario. Lui che ha sempre vissuto nel lusso più sfrenato ora si ritrova a dover affrontare quella crisi che colpì tante famiglie napoletane all’indomani del primo conflitto mondiale. Tantissimi sono gli intrecci amorosi che nascono nel momento in cui Pasquale incontra dopo tanti anni lo scaltro amico Felice, anche lui attore. Voce, corpo e mente fanno da protagoniste in uno spettacolo dove si affrontano tematiche importanti come l’onesta, la lealtà, l’ipocrisia, il tradimento, il bullismo, la sincerità. Lo spettacolo è stato riscritto totalmente per rendere il linguaggio molto più moderno e fruibile per un pubblico dei nostri giorni Martedì 16 luglio 2019 va in scena “Polvere di stelle”, scritto e diretto da Gianni Sallustro. Un giovane regista francese, Moliere, trasferitosi in una bellissima città del Seicento come Napoli litiga con degli attori che si rifiutano di interpretare un suo testo teatrale poiché ritengono che il vero teatro sia solo quello dei classici greci come Eschilo, Sofocle, Euripide. Da questo litigio prendono vita personaggi che poi saranno resi immortali come Arpagone, Cleante, Frosina, Giansalsiccia, Giangoccetto, Gianfrittella. É uno spettacolo dove si respirano ancora le atmosfere di una commedia dell’arte tutta italiana in cui si vive continuamente il contrasto tra giovani e vecchi, tra ricchi e poveri, tra innamorati e spavaldi. L’amore o il danaro? É questo il dilemma che sarà affrontato durante tutta la performance. “Taxi a due piazze” di R. Cooney è la proposta di mercoledì 17 luglio; si tratta di un vero e proprio concentrato di equivoci, in cui un tassista bigamo si trova costretto a nascondere un segreto più grande di lui, e dove scambi di persona, suspense, ritmi mozzafiato, doppi sensi e situazioni al limite del paradosso garantiscono due ore e mezzo di puro divertimento. Lo spettacolo è un susseguirsi di buffe bugie, coincidenze, scambi di identità, brillanti trovate, nel tentativo grottesco e forsennato di nascondere la verità in un crescendo inarrestabile e incalzante che porterà a un finale inaspettato.  Ovviamente i continui ed esilaranti equivoci si aggrovigliano, ma senza creare tensione nell’attesa che si scopra la verità (anzi, ne guadagna il divertimento) e quando la rivelazione di tutte le bugie che il protagonista si è dovuto inventare, pur di salvaguardare sé stesso, diventa improrogabile, questa diventa un’esplosione di ilarità.

 

Il 19 e il 21 luglio 2019 cambia la location e la rassegna si sposta a Napoli al teatro Tin dove va in scena “Mater Camorra e i suoi figli” adattamento da Brecht di Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro che cura anche la regiaIn questa rilettura del drammaturgo di Augusta la vicenda di “Madre Courage” è ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana e la guerra dei Trent’anni  si trasforma nello scontro perenne  fra i clan, con il surplus  di degrado e  animalità che questo comporta. Anna Fierling, la celebre vivandiera di Brecht, diventa in “Mater Camorra e i suoi figli ”Anna ‘a squarciona”, mentre  i suoi tre figli, Eilif, Schweizerkas e Kattrin la muta, vengono ribattezzati  Rafele, Tonino e Catarina. Tra gli altri personaggi c’è il Cappellano, personaggio che rappresenta una casta di persone paurose e false, interessato come tutti gli uomini alla propria sopravvivenza ed interessi. Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro bestialità. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan. La presenza nello spettacolo di un coro greco di animali che sottolinea le parti salienti del testo. É come se ci si immergesse in una giungla. I costumi ricoperti di soldi macchiati di sangue: il denaro, unico interesse dei camorristi. L’unico elemento scenografico è un carro che, sui quattro lati, è composto da quattro sculture che riproducono le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita.

Lo spettacolo è dedicato a Gaetano Montanino vittima innocente di camorra ed ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, (assessorato alla Cultura), di Libera Campania, di Articolo 21, di Radio Siani, di A.R.Ca Agende Rosse Campania.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Media partner della rassegna sono: Mydreams-il portale dello spettacolo,

Radio Musica tutta un’altra musica, Radio Musica Television, Radio Stereo 5 Plus

 

Per informazioni:081 528 94 61- 331 35 32 137

L’Accademia vanta un corpo docenti qualificato composto da Gianni Sallustro, Massimiliano Rossi, Raffaele Ceriello, Umberto D’Auria, Ivan Antonio, Marcello Radano, Paola Romano. La scuola ha prodotto anche dei cortometraggi tra cui “L’eredità”, diretto da Raffaele Ceriello con Massimiliano Rossi, Lucianna De Falco, Laura Borrelli, Gianni Sallustro, Nicla Tirozzi e Tommaso Sepe.

Dal 2007 (anno di fondazione), diversi sono i riconoscimenti avuti:

–        Nel 2012, Attestato di benemerenza per la legalità dalla Polizia di Stato;

–        Nel 2014, Medaglia Aurata al merito dalla Norman Academy;

–        Nel 2015, entra a far parte della Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per lo spettacolo “Mater Camorra”;

–        Nel 2017, riceve il premio “Eccellenze Campane”;

–        Nel 2017, vince i premi come migliore spettacolo e migliore attrice al Fringehart Festival con lo spettacolo “Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Citrullo”;

–        Nel 2017, riceve la targa per il valore artistico “Estate Medicea 2017” dalla città metropolitana di Ottaviano;

–        Nel 2018, Premio di Benemeranza dal comitato Civico di Ottaviano (NA) “A. Cifariello” Onlus;

–        Nel 2018, 1° classificata al XVIII Concorso Nazionale di teatro “Carmine Scianguetta” con lo spettacolo “Sapete che”, scritto e diretto da Gianni Sallustro con cui l’Accademia ha collaborato con il I Circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA);

–        Nel 2018, vincitrice della XX edizione di “Pulcinellamente”, con lo spettacolo “Sapete che”, realizzato per il I circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA).

Nel 2019, 1° classificata al XIX Concorso Nazionale di teatro “Carmine Scianguetta” con lo spettacolo “Le belle idee”, scritto e diretto da Gianni Sallustro con cui l’Accademia ha collaborato con il I Circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA);

–        Nel 2019, vincitrice della XXI edizione di “Pulcinellamente”, con lo spettacolo “Le belle idee”, realizzato per il I circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA), premio miglior attrice.

Comunicato Stampa

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