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Primarie PD, sarà corsa a tre?

Salvo clamorosi colpi di scena, a tre mesi dalle primarie del PD saranno tre i candidati che cercheranno di prendere per mano quello che resta del Partito Democratico.

Il nome più forte e – se vogliamo anche più noto – è quello di Nicola Zingaretti. Ex presidente della provincia di Roma e due volte del Lazio, Zingaretti è il candidato che al momento può vantare la maggiore esperienza, proviene dalla sinistra del partito è sostenuto dalla vecchia minoranza del partito. Alle regionali dello scorso 4 marzo è riuscito a ottenere centomila voti più rispetto a quelli raccolti in tutto il Lazio dal PD alle elezioni politiche che si svolgevano lo stesso giorno.

Altro nome importante è quello di Matteo Richetti, modenese di 44 anni, oggi senatore e nella scorsa legislatura deputato del PD. Richetti era stato a lungo uno dei principali alleati di Matteo Renzi. Dopo la vittoria di Renzi al congresso del 2017, Richetti è stato nominato portavoce del partito, ruolo che ha ricoperto durante tutta la campagna elettorale per le elezioni dello scorso marzo.

Il terzo candidato è Francesco Boccia, 50 anni, pugliese, dal 2008 deputato del PD. È noto in particolare per la sua battaglia a favore della “web tax”, un’imposta che vorrebbe obbligare le grandi società di internet a pagare in Italia una parte maggiore dei loro guadagni, e per la sua avversione ai progetti dell’ex ministro Carlo Calenda sull’ILVA.

E’ impossibile dire cosa succederà da qui a circa tre mesi, ma salvo colpi di scena da qui uscirà il nome che dovrà per forza di cose dare lustro di nuovo ad un partito ormai, secondo i più, caduto in sfacelo.

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