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Molestie, la Procura di New York fa causa alla società di Weinstein

Una decisione che arriva quattro mesi dopo l’esplosione dello scandalo. Il produttore cinematografico continua a negare di aver avuto rapporti non consensuali.

Secondo il pubblico ministero “la Weinstein Company ha ripetutamente violato la legge di New York non proteggendo i suoi dipendenti da molestie sessuali invasive, intimidazioni e discriminazioni”.

L’annuncio è arrivato domenica sera e ha lo scopo di congelare la vendita della società, che avrebbe dovuto essere finalizzata oggi, fino a quando non saranno chiariti e concordati i risarcimenti per tutte le vittime di molestie.

Nella causa si sostiene che qualsiasi vendita della società “deve garantire che le vittime siano indennizzate”.  L’attorney general di New York Eric Schneiderman ha dichiarato che “né chi ha perpetrato né chi ha consentito si arricchirà ingiustamente” da qualsiasi vendita dello studio cinematografico.

Intanto il sindacato degli attori (SAG) e la federazione degli artisti di tv e radio (AFTRA) statunitensi hanno elaborato un “Codice di comportamento per gli abusi sessuali” in modo da indicare ai loro iscritti come comportarsi nel caso di violenza.

 

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