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Ecco il ragno “facchino”, una forza della natura

E’ un piccolo ragno ‘facchino’ e usa i suoi fili di seta come funi elastiche per trascinare e alzare pesi e potrebbe sollevare anche un’automobile. La tecnica utilizzata da questo aracnide è stata svelata per la prima volta nei minimi dettagli da Nicola Pugno, professore ordinario di scienza delle costruzioni presso il dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Meccanica, non mostra soltanto l’eleganza e l’efficienza del ragno, ma potrebbe risolvere perfino qualche grattacapo di archeologi e ingegneri.

I ragni con la seta possono fare molte cose: non solo tessere le ragnatele, ma anche cacciare, proteggere le uova e perfino usarla come parapendio”, spiega Pugno. “Rimasi però stupito quando vidi un documentario girato in Madagascar che mostrava un ragno capace di sollevare da terra il guscio vuoto di una lumaca per sfruttarlo come nido“.

Incuriosito da questo meccanismo mai descritto prima, Pugno ne ha studiato a fondo la meccanica, scoprendo una tecnica molto raffinata. “Come si vede nelle immagini, il ragno si cala dal ramo secernendo un filo di seta: una volta atterrato sulla conchiglia, vi attacca il filo, che poi usa come fune per ritornare sul ramo. Successivamente ripete questa procedura più volte, attaccando alla conchiglia fili di seta sempre più corti che, essendo elastici e messi in tensione dal suo stesso peso, tendono a ritirarsi facendo salire lentamente il guscio fino all’altezza desiderata“.

I calcoli fatti da Pugno dimostrano che ”aumentando il numero di fili, potrebbe teoricamente sollevare qualsiasi peso, perfino un’automobile”. Si tratta dunque di un sistema da cui potrebbero prendere ispirazione gli ingegneri per risolvere il problema di sollevamento o trascinamento di carichi pesanti in assenza di altri strumenti più avanzati, e non è escluso che qualche popolazione lo abbia già usato in passato. “Se mi trovassi nel deserto e dovessi spostare dei grossi massi per costruire una piramide – conclude Pugno – farei esattamente come il ragno“.

 

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