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Rajoy prende l’art.155. Catalogna non si arrende.

Ieri, alle 19.41, il presidente Carles Puigdemont ha proclamato la Repubblica catalana, dichiarandone l’indipendenza e facendo firmare la dichiarazione da parte delle massime cariche della Catalogna – un atto simbolico perché non formalmente valido-. Un minuto dopo è stata dichiarata sospesa per favorire il dialogo con Madrid, ed oggi arrivano le ultime notizie sulle mosse del governo centrale.

Il premier Mariano Rajoy ha tenuto una conferenza stampa chiedendo conferma circa la dichiarazione d’indipendenza di Puigdemont. Con quest’azione il premier spagnolo mette sul tavolo l’articolo 155 della Costituzione e fa il primo passo affinché possa chiederne l’attivazione.

L’articolo 155 consente di sospendere la dichiarata autonomia, quindi si profila essere una potente arma nelle mani di Mariano Rajoy per fermare la Catalogna, soprattutto se si considera che un’altro articolo, il 116, permette di istituire lo “stato d’eccezione” in una parte del territorio dello stato. Intanto questo pomeriggio il premier ne discuterà al Congresso dei deputati, infatti per procedere con l’applicazione dell’articolo 116, è necessario avere il via libera dalla maggioranza del Congresso, dove il Partito Popolare è in minoranza. Invece per l’art. 155 ha già il consenso del senato, avendo il Pp la maggioranza assoluta.

La risposta della Catalogna è chiara e decisa: si proseguirà verso l’indipendenza. Jordi Turull, portavoce dell’esecutivo catalano, ha dichiarato alla radio catalana “Catalunya Radio” che  «Se applicano il 155, vuole dire che non vogliono il dialogo, e sarà chiaro che dobbiamo essere coerenti con i nostri impegni»

 

 

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