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Scoperta maxi truffa online: «Hai guardato siti porno. Paga»

«Siamo al corrente di tutti i tuoi piccoli grossi segreti». Il messaggio, contenuto in migliaia di mail inviate agli utenti italiani, chiedeva un “riscatto” di 300 dollari in Bitcoin, entro 48 ore, per non rivelare i loro “sporchi” segreti al mondo. La polizia postale: «Non pagate!».

«Cambiate password e non pagate il riscatto, la minaccia è impossibile». «Anche se il messaggio risulta credibile, l’attacco è un’invenzione», spiega Ivano Gabrielli, capo del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della polizia Postale. «Nella mail è indicata una password che l’utente riconosce perché ha usato in passato o che usa attualmente». «E dal momento che spesso si usa un’unica password per tutte le attività in rete, il destinatario della mail estorsiva riconosce la parola chiave e cade nella trappola», dice Gabrielli. Nei messaggi si spaventano gli utenti dichiarando di averli registrati con la webcam. «Non è possibile che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta, abbia potuto – per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati»

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