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Sea Watch e Sea Eye, Malta autorizza lo sbarco dei migranti

I profughi presenti sulle due navi saranno ricollocati tra 8 paesi europei, tra cui l’Italia. Matteo Salvini che chiede un chiarimento di governo.

La decisione del premier Giuseppe Conte di accogliere una parte dei 49 migranti a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye è stata presa senza aver interpellato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ora chiede un “chiarimento nel governo”. Si tratta, ha spiegato, “di una decisione che non ha senso. Io sono il ministro che si occupa di pubblica sicurezza”. Intanto, i migranti sono finalmente sbarcati a La Valletta dopo 19 giorni in mare.

Fino ad oggi nessun Paese aveva formalmente autorizzato l’attracco, Italia compresa. Malta aveva solo concesso alle due navi l’autorizzazione ad entrare nelle sue acque nazionali per ricevere assistenza, senza però permettere lo sbarco dei migranti.

 L’accordo raggiunto prevede lo sbarco dei 49 a Malta per poi procedere con la successiva redistribuzione in otto Paesi Ue. L’Italia ha dato la disponibilità all’accoglienza, ma è l’unico tra gli Stati che partecipano all’accordo a non aver ancora reso noto il numero, riservandosi di farlo solo dopo lo sbarco. Alla Commissione Ue comunque si aspettano tra le 20 e le 25 persone e in ogni caso un numero a due cifre. Germania e Francia ne riceveranno 60 ciascuno, il Portogallo 20, Olanda, Lussemburgo e Irlanda sei, mentre la Romania cinque.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dichiarato di non aver autorizzato alcun ingresso in Italia. “Io non autorizzo arrivi di migranti”, ha detto, dopo che ha anche accusato gli alleati M5s di non averlo avvertito della decisione di prendere parte delle persone soccorse dalle ong. “Le scelte – ha aggiunto – si condividono e le riunioni si fanno prima non dopo”.

“L’Europa si propone di accogliere altri immigrati cedendo ai ricatti di scafisti e ong e questo rischia di diventare un enorme problema”, ha sottolineato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, oggi a Varsavia, in conferenza stampa con il collega Joachim Brudzinski.

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