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La Serie A ed il più pazzo mercoledì di sempre

E’ incredibile come in 90 minuti possa cambiare tutto, come un gol in rovesciata, di un calciatore semisconosciuto ai più, inverta il trend psicologico di Juventus e Napoli e ridia vita alla lotta Scudetto tra le due compagini. Alex Sandro porta in vantaggio i suoi, le reti di Jankto e Ingelsson sembrano distruggere gli azzurri che invece risorgono sotto la spinta del San Paolo in festa una volta appresa la notizia della rete di Simy. Albiol ci mette di nuovo il cabezon, Milik segna il suo secondo gol consecutivo tra le mura amiche e lo stacco imperioso di Tonelli mette il sigillo alla rimonta partenopea. Perchè il Napoli, ultimamente, sa vincere soltanto così. Da +6 della Juve a -4 della squadra di Sarri è davvero un attimo.

Dietro ne accadono di cose, con Lazio e Roma chiamate a rispondere al 4-0 con cui l’Inter ha regolato il Cagliari martedì sera. E ci riescono entrambe: 3-4 dei biancocelesti contro la Fiorentina di un indemoniato Jordan Veretout, autore di una tripletta. La Lupa fa 2-1 contro il Genoa: ritorna al gol Cengiz Under, Zukanovic firma l’autogol e la rete di Lapadula serve soltanto a far statistica. Il Milan, invece, non va oltre l’1-1 sul campo del Torino: Bonaventura e De Silvestri i marcatori, con Belotti colpevole di aver sbagliato un calcio di rigore. La Samp vince a tempo scaduto: al minuto 93 è Duvan Zapata a far piangere il Bologna.

Il Benevento, reduce dallo 0-3 per mano dell’Atalanta, è praticamente in B. Colpo importante del Sassuolo che, grazie alla rete di Lemos, batte a domicilio l’Hellas. Va meglio al Chievo che guadagna 1 punto nello scontro diretto contro la Spal: 0-0 il risultato finale.

Chi vive senza follia non è così saggio come crede, avrebbe detto Francois de La Rochefoucauld.

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