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Nasce la sfogliacampanella: la sfogliatella dal cuore di babà

La sfogliatella è un dolce tipico della regione campana e di Napoli, le due varianti sono sempre state la riccia, preparata con la pasta sfoglia, e la frolla, con la pasta frolla. Fino ad ora, perché la pasticceria napoletana SfogliateLab propone la “sfogliacampanella“, una delizia tutta da scoprire.

SfogliateLab – piazza Garibaldi, Napoli – è stata tramandata negli anni di padre in figlio ed è in onore del marchio storico di famiglia, che il patròn Vincenzo Ferrieri ha voluto innovare le classiche varietà di sfogliatelle proposte. La sperimentazione nell’accostamento dei sapori e nel tipo di ingredienti usati, diventa così il cavallo di battaglia di questa pasticceria artigianale, che mantiene sempre un piede nel passato per non dimenticare le sue origine e per porgere sempre il dovuto rispetto verso le tradizioni.

In questa stagione, in cui le giornate cominciano ad abbreviarsi, il clima a dare i primi accenni di freddo e le strade a ingiallirsi di foglie, spuntano i primi funghi e le prime castagne a salutare l’autunno. Ed ecco che nasce l’idea di abbinare le classiche sfogliatelle con i sapori e i profumi tipici di questo periodo. Ferrieri arricchisce la varietà delle sfogliatelle proposte con nuove piccole chicche:  due rustiche, di cui una ripiena di risotto ai funghi porcini ed l’altra farcita con provola, salsiccia tritata e porcini; e una dolce con il marron glacé.

Ma non finisce qui, infatti con l’intenzione di rendere la tradizionale sfogliatella più attraente ed appetibile per i palati giovanili, Ferrieri ha creato una nuova versione di questo dolce tipico napoletano, la sfogliacampanella. La caratteristica che la distingue dalle due sorelle più tradizionali, è il profilo a forma di campana e soprattutto il piccolo cuore di babà che custodisce al suo interno immerso nella ricotta. Si tratta di una vera e proprio linea, dato che ne sono disponibili in 14 diverse varianti – marron glacé, classico, caffè, croccantino, panettone, pistacchio, arancia, cioccolato bianco, bacio, limone, pesca, frutti di bosco, cocco e fragola -.

Vincenzo Ferrieri ha voluto provare a portare il mondo moderno in quello classico delle sfogliatelle napoletane, pur conservando i loro tratti distintivi e tradizionali. Al chiedergli cosa lo abbia spinto a fare un passo in questa direzione, questa la risposta:

«Tutelando i dolci napoletani , tuteliamo i diritti e la storia delle potenzialità gastronomiche e, più in generale, artigianali del popolo napoletano. Attraverso l’introduzione di nuovi gusti spero di catalizzare l’attenzione dei più giovani sui prodotti tipici della gastronomia campana e dissuaderli, dunque, dal consumo di junk food

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Foto di Mara Auricchio

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