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Una capsula del tempo tutta campana dove conservare i ricordi. Un ponte tra generazioni

Una capsula del tempo: la prima in Campania. Qualcosa che si pone a metà tra i panorami distopici di alcuni film americani e un afflato di commozione e romanticismo, con un filo di malinconia e nostalgia. L’idea è venuta a Beatrice Baino, che ne cura la direzione artistica e organizzativa, reduce dalla visione di un film che parlava di piani e sovrapposizioni temporali tra passato, presente e futuro.
Sarà possibile inviare frasi, oggetti e suppellettili da inserire nella capsula del tempo fino al 30 novembre: la capsula verrà poi chiusa il 18 dicembre, alle 11:00, per essere riaperta nel 2065.
Il luogo prescelto per custodirla è Edenlandia, il parco a tema più antico d’Europa, la cui prima pietra fu posata nel 1933 e che poi fu inaugurato nel 1965.
“L’Edenlandia è un mezzo – spiega Beatrice – e  attraversa i ricordi di quattro generazioni di Napoletani. Tre di queste sono legate da un ricordo terribile, quello del terremoto. Vogliamo aggiungere anche un ricordo dolce, perché all’ Edenlandia tutti sono andati con una persona cara. Inoltre ci preme evidenziare il messaggio che la vita è una sola e occorre valorizzarla: altrimenti non ha senso”.
La capsula del tempo – quindi – vuole restituirci un messaggio di attenzione al tempo e al suo valore.
‘”Tra le cose che ci sono state spedite – racconta – spiccano i disegni. Alcuni fanno riferimento a un futuro un po’ strano, iper – tecnologico e sconosciuto. Perlopiú, peró, prevale la voglia di riscatto dell’ambiente, rappresentata da un’esplosione di azzurro. Ed è proprio questo il messaggio che vogliamo lasciare alle future generazioni:  quello legato alla voglia di vivere e di vivere bene”
Attualmente Edenlandia è gestita dalla società New Edenlandia s.p.a. che ha effettuato una profonda operazione di restyling.
Restano ancora da restaurare, secondo quanto ci spiegano gli addetti ai lavori, la Vecchia America e i tronchi, perché legati a vincoli della Soprintendenza dei Beni Archeologici
Una profonda riflessione che, un po’ giocosamente, si snoda tra i ricordi e il senso del tempo, che si protrarrá fino a dicembre.
Il progetto si gemella con la rassegna di danza Ethnè. Sabato 20 novembre sarà la volta della taranta. Mentre il 3 dicembre toccherá alla Capoeira, a segnare una tre mesi di spettacoli a ingresso gratuito.
“L”Edenlandia – continua l’ideatrice del progetto – è un parco cittadino a disposizione di tutti. Infatti, l’ingresso è  gratuito. Poi è possibile pagare, per chi voglia, l’accesso alle singole giostre”.
Il prossimo 18 dicembre, durante la cerimonia ufficiale, verrà  consegnata una chiave al comune di Napoli, ideale custode della capsula, e il tutto verrà celebrato con uno spettacolo itinerante circense TraNuvole, messo in scena da La baracca dei Buffoni. 

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