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Venezuela: Guaidò e Usa chiudono i rubinetti a Maduro

Reso più forte dall’appoggio internazionale, Juan Guaidò – il presidente del Parlamento di Caracas che ha assunto i poteri dell’Esecutivo – ha alzato il tiro oggi nella sua sfida contro Nicolas Maduro.

Il presidente prenderà il controllo dei fondi della petrolifera statale Pdvsa negli Usa, chiudendo così il rubinetto dal quale proviene più del 70% dei fondi di cui dispone il governo del Venezuela. Tutto si è consumato nel giro di un’ora: il dipartimento del Tesoro americano ha annunciato il blocco di tutti i conti e gli asset della Pdvsa e della sua filiale Citgo, negli Usa, e in parallelo Guaidò ha informato da Caracas di aver dato inizio ad una «presa di controllo progressiva ed ordinata» dei beni che lo Stato venezuelano possiede all’estero. Tanto Guaidò quanto il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, hanno giustificato questa azione per lo stesso motivo. Mnuchin ha detto che servirà «per prevenire maggiori malversazioni dei fondi venezuelani da parte di Maduro» e il «presidente incaricato» ha indicato che «è necessario impedire che nella sua fase di uscita, non contento di aver rubato tutto quello che hanno rubato, l’usurpatore e la sua banda non decidano di raschiare il fondo del barile». Il Venezuela è attualmente, insieme a Canada ed Arabia Saudita, il principale fornitore di greggio degli Usa, dal quale importa anche prodotti per raffinare il proprio petrolio.

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