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Al via la nuova stagione del “Delirio Creativo”

Officina d’arte multiforme che porta il fascino dello spettacolo dove ancora non c’è, il “Delirio creativo” è un laboratorio impegnato da oltre 10 anni nell’ideazione e improvvisazione teatrale con un occhio sempre attento alla realtà sociale cittadina.

La nuova stagione del “Delirio Creativo”, diretto da Raffaele Bruno prenderà il via martedì 24 ottobre alle 20.30 presso il Teatro Palcoscenico in via Gaetano Argento 54, nei pressi di Piazza Carlo III (ingresso libero). Oltre ad esporre il programma per i nuovi iscritti o semplici spettatori, sarà possibile assistere a una vera e propria performance live, “Il rito del Delirio Creativo”, come dimostrazione delle attività che accompagneranno gli allievi durante l’intero anno accademico che avranno come “professori” oltre a Raffaele Bruno, Federica Palo, regista e attrice, e Silvia Romano direttrice musicale (accompagnata dalla band del Delirio creativo, capitanata dal cantautore Enzo Colursi). Al termine dell’evento ci saranno taralli e vino per tutti.

Come ogni anno ci saranno numerosi e prestigiosi ospiti della scena musicale campana che animeranno il rito interagendo con gli allievi. Inoltre sono previsti per approfondire ed arricchire la formazione una serie di incontri/workshop con registi e attori, tra i quali Antonello Cossia, Salvatore Cantalupo, Stefano Miglio, Alessandro Bolide, Adriana Follieri e Aniello Nigro.

IL PROGETTO CHE HA AFFASCINATO STEFANO BENNI. “Il delirio creativo – spiega Raffaele Bruno – è il teatro che si fa piazza per accogliere chiunque abbia voglia di portare il proprio talento o chi semplicemente vuole sedersi a guardare l’incantesimo che nasce ogni volta unico e sorprendente”. Durante le sessioni del laboratorio sarà possibile imparare in maniera naturale a usare correttamente la voce, gestire lo spazio scenico, interagire con gli oggetti, costruire un personaggio, lavorare sul testo e improvvisare. Il progetto “Delirio”, che vanta la stima dello scrittore Stefano Benni scegliendolo come laboratorio teatrale dei suoi seminari, è teatro, danza, canto e improvvisazione, un mix che si apre a nuovi scenari al di là del palco. Una vocazione di libera espressione artistica che da anni entra anche nelle scuole superiori, nelle strutture carcerarie, negli ospedali e nelle compagnie teatrali.

LE NOVITÀ DELLA PROSSIMA STAGIONE. Tante le novità di quest’anno come il progetto presso l’istituto FILIPPINI e la comunità di recupero per le tossicodipendenze “Crescere Insieme” alla Sanità con il sostegno dell’8×1000 e in collaborazione con l’associazione “Napoli inVita”; il laboratorio presso il centro diurno di igiene mentale di Mercato San Severino, un progetto scolastico con l’associazione Scuola di pace con 40 allievi in 4 scuole, il ritorno dell’ esclusivo format d’improvvisazione “donaci una storia” con un cast tutto nuovo; le tante repliche di “FRAGILI ANIME GUERRIERE”, lo spettacolo di teatro canzone tratto dal cd omonimo di Raffaele Bruno e Delirio Creativo.

LE IMPROVVISAZIONI DEL MARTEDÌ. Le sessioni del martedì, una volta al mese, saranno impreziosite dalla presenza di ospiti importanti del panorama artistico campano, che non si risparmieranno e daranno il loro contributo, improvvisando assieme agli allievi attori. Non una scuola, un rito attraverso il quale l’attore “si nutre, cresce e impara”. Alcuni degli ospiti che sono stati e che saranno coinvolti:
Roberto Colella, Tommaso Primo, Giglio, Maurizio Capone, Fede’n’marlen, Gatos do mar, Isole Minori Settime, P.o.p.p.o. e Massimo De Vita, Claudio Gnut, Sollo, Bruno Bavota, O’rom, Marcello Coleman, Gianni Lamagna, Laye Ba, Micaela Tempesta, Federica Vezzo, Noemi De Simone e tanti tanti altri.

Infine la squadra del Teatro Palcoscenico scenderà anche in strada e tra la gente partecipando a eventi come il “Carnevale del Gridas” di Scampia.

Durante l’anno, Bi Maui e Loreto Terranova con foto di scena e Francesco Maria Coraggio per le riprese documenteranno le attività. Tale materiale sarà raccolto nel blog insieme ai sunti poetici di Raffaele Bruno, assieme agli scatti dei numerosi “testimoni d’arte” che impreziosiscono il rito con il loro contributo.

 

Comunicato stampa

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