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VIDEO – “Analfabetismo motivo”, 15 scatti in mostra a Palazzo Zapata

Fino al 9 febbraio sarà possibile ammirare, al Palazzo Zapata di Napoli, la mostra “Analfabetismo Emotivo” a cura dei fotografi professionisti Juna & Marco. 

Il 1° febbraio, nella sede dell’associazione “Circolo Artistico Politecnico”, si è tenuto il vernissage della mostra che racconta il disagio giovanile e gli aspetti deleteri del vivere d’oggi. In 15 scatti Juna vuole raccontare lo smarrimento di questi giovani isolati ed allo stesso tempo sovraesposti dai social media. 15 scatti che rappresentano “15 copertine di altrettante situazioni che riscontriamo nella vita reale“. Oltre alla Trappola, che rispecchia tutte quelle false promesse verso cui i giovani d’oggi corrono irretiti da vita facile e popolarità gli altri scatti sono: La chiusura, La calamita, Il melograno, Il cellulare, Il quadro, Il muro, La croce, Il baccello, Sexting-cyberbulling, la bambola, L’Androgina, Conflitto sessuale, Il bamboccione e La calotta.

Madrina d’eccezione questa volta, dopo Maurizio Casagrande e Maria Bolignano, è stata Cristina Donadio, premiata con un riconoscimento alla carriera per essere di ispirazione, con il suo lavoro, alle giovani generazioni. Commentando il tema dell’analfabetismo emotivo ed il riconoscimento ricevuto l’attrice ha dichiarato:

«Una cosa che io dico sempre è avere dei dubbi.  Non avere mai certezze e mettersi sempre in discussione, perché solo avendo dubbi si può continuare a guardarsi intorno e a mettersi in ascolto. Perché una delle cose più brutte che vedo è che i giovani non sanno più mettersi in ascolto. Una cosa che dico sempre e che sono felice di dire in quest’occasione riguarda uno scritto di Pasolini, uno degli ultimi scritti prima di morire, che tra le altre cose diceva una frase meravigliosa: 

“Bisognerebbe educare le nuove generazioni al valore della sconfitta.”

È meravigliosa questa cosa perché anche proprio noi donne, noi mamme, molte volte mettiamo davanti i nostri figli tu devi essere il più bravo quello che studia di più, che poi arriva a chi ha più like a chi ha più follower, il più, più….cominciamo ad educare le nuove generazioni all’importanza del meno perché sollo dove c’è il meno ci può essere il valore vero del più. »

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