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VIDEO – Anna Magnani, prima donna da Oscar

Il 26 settembre del 1973, il mondo del cinema piangeva la dipartita dell’attrice Anna Magnani. Una delle maggiori interpreti femminili della storia è, ancora oggi, a tutti gli effetti un’icona della cinematografia italiana e del genere “romano” in particolare.

“Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori. “

Anna Magnani è ricordata per quella sua inarrivabile e passionale carica umana, che talvolta sfociava in  manifestazioni di rabbia o di affetto, e che la distinguevano, oltre come inarrivabile interprete, come donna forte e sensibile, anche se profondamente tormentata. È stata una figura chiave del neorealismo italiano, interpretando con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa, incarnazione dei valori genuini di un’Italia minore. Con la sua espressività e il suo incarnare alla perfezione la romanità tipica del cinema neorealista ha saputo lasciare il segno nella storia del cinema italiano con ruoli epici.

Disse di lei la sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico: “Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell’ebano. Era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi. Dovunque entrasse e in scena, non guardavi altri che lei. Era poi capricciosissima e prepotente“.

Nata il 7 marzo 1908, nonostante alcune fonti la facciano nascere ad Alessandria d’Egitto, Anna Magnani ha sempre sostenuto di esser nata a Roma. dalla Capitale, infatti, ha preso tutta la sua grande passionalità e la sua smisurata forza d’animo. Cresciuta dalla nonna materna in condizioni di estrema povertà, in gioventù ha studiato presso l’Accademia di Arti Drammatiche. I primi anni della sua carriera li ha dedicati alla music-hall, collaborando in uno spettacolo anche con il grande Totò.

Anche se partecipò a piccoli ruoli in vari film in seguito, la svolta della sua carriera cinematografica avvenne con Teresa Venerdì, film del 1941 diretto da Vittorio de Sica. Ma il suo riconoscimento internazionale e la sua consacrazione come attrice di primo livello non sono arrivate fino al 1945, anno in cui Anna Magnani recita in Roma città aperta di Roberto Rossellini, un film che è stato un grande successo ed è ancora oggi considerato un simbolo del neorealismo. Intervenne successivamente in diversi film, alcuni dello stesso Rossellini e altri di Luchino Visconti, fra cui uno dei più famosi della carriera di Anna Magnani è Bellissima, dove recita il ruolo di una madre ossessionata dal voler far entrare la propria figlia nel mondo dello spettacolo.

Un grande anno per l’attrice è stato il 1955, quando Anna Magnani gira La rosa tatuata, il suo primo lungometraggio in inglese. Diretto da Daniel Mann, era un adattamento dell’opera di Tennessee Williams, che lo scrittore, un grande amico dell’attrice, ha dichiarato di aver scritto per lei. Questo ruolo le ha fatto guadagnare il Golden Globe e l’Oscar per la migliore attrice.

Ha continuato a lavorare con prestigiosi registi come George Cukor o Pier Paolo Pasolini. Allo stesso tempo, ha partecipato a diverse opere teatrali, dal momento che ha sempre amato molto il contatto diretto con il suo pubblico. Anche se nel 1972 fece un cameo nel film Roma di Federico Fellini, in cui per definirla si pronuncia la celebre frase «Lei è Roma», il suo ultimo film risale a qualche anno prima, nel 1969, ovvero Il segreto di Santa Vittoria, con cui diede l’addio al grande schermo.

Nella vita privata, Anna Magnani era una donna dal carattere molto forte, accanita fumatrice, e chi la conosceva diceva che era ipocondriaca e superstiziosa.

Tanto la sua vita artistica fu infatti splendente, tanto quella personale risultò tormentata. “La maggior parte degli uomini sono ominicchi – disse una volta – e io tendo a innamorarmi veramente solo di quelli che ritengo superiori a me. Anche gli altri ti fanno piangere ma sono lacrime che valgono mezza lira. L’unico che ho sempre considerato davvero è stato il mio primo marito, Marcello Alessandrini, anche se quando stavamo insieme avevo sulla testa più corna di un cesto di lumache”.

Nel 1933 Anna Magnani sposò Goffredo Alessandrini, regista italiano, da cui si separò nel 1940 per poi non sposarsi più. Nel 1942 aveva avuto anche un rapporto con l’attore Massimo Serato, con il quale Anna Magnani ebbe un figlio, Luca.

Conosciuta da tutti la relazione dell’attrice  con Roberto Rosellini, che la abbandonò quando conobbe Ingrid Bergman. Tuttavia, il regista  era con lei al momento della sua mort. Si spense a Roma il 26 settembre 1973, all’età di 65 anni, presso la clinica Mater Dei ai Parioli, per un tumore al pancreas.

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