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VIDEO – Martin Luther King, il suo “sogno” vive ancora

Il 15 gennaio di novant’anni fa nasceva il profeta della nonviolenza. Il suo discorso, al termine della grandissima manifestazione che si tenne a Washington nel ’63, “risuona ancora in ogni villaggio, borgo e città”.

Aveva 39 anni quando fu ucciso. Si trovava a Menphis per sostenere lo sciopero dei netturbini, costretti a lavorare in condizioni vergognose. Fu assassinato poco dopo le 18, sulla terrazza della stanza 306 del Lorraine Motel dove soggiornava con i suoi collaboratori. La notizia della sua morte provocò disordini e proteste in tutto il Paese: Washington, Baltimore, Chicago furono messe a ferro e fuoco. I funerali si svolsero ad Atlanta, sua città natale, prima alla Ebenezer Baptist Church, poi al Morehouse College, dove King fu trasportato in un carretto di legno trainato da due muli della Georgia, un tributo alla lotta contro la povertà a cui stava dedicando l’ultima fase della sua vita. Le sue ceneri riposano presso il Martin Luther King, Jr. Center for Nonviolent Social Change, l’istituzione fondata dalla vedova Coretta nel 1968 per preservarne la memoria e tramandarne il messaggio. 

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