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VIDEO – Star Trek:Picard divide i fan ma continua a farci sognare

Grande successo per il pilot della nuova serie che consacra il ritorno dell’ammiraglio Picard. Il fantascientifico mondo dell’ Enterprise torna a farci sognare e a meditare su temi di attualità. Ma molti fan non lo hanno apprezzato.

Patrick Stewart aveva già spiegato che probabilmente i fan di next generation anno avrebbero apprezzato questa nuova versione. La serie infatti è ” una risposta al mondo della Brexit e di Trump, e l’atmosfera è all’insegna di ‘Perché la Federazione non è cambiata? Perché la Starfleet non è cambiata? Forse non sono affidabili e degni della nostra fiducia come tutti avevamo pensato “.

Stewart in realtà non era molto propenso al ritorno dell’ammiraglio.

“Ve lo confesso. Non era mia intenzione tornare nei panni di Jean-Luc Picard. Dopo sette stagioni e quattro film, pensavo di aver esaurito tutto ciò che c’era da dire sul personaggio” dice Sir Patrick Stewart, durante l’incontro con pubblico e stampa allo scorso Lucca Comics & Games.

Le prime tre file del Teatro del Giglio, in cui siedono una trentina di persone in divisa della Federazione, rabbrividiscono all’affermazione del Capitano. 
“Poi, durante una tournée teatrale a New York”, racconta Stewart, “sono stato invitato a cena dal mio amico Akiva Goldsman (sceneggiatore e produttore di Picard). Mi faceva piacere rivederlo e chiacchierare un po’. Alla cena, del tutto a sorpresa, si è presentato anche Michael Chabon, uno dei miei scrittori preferiti. Ero onorato di conoscerlo. Quando siamo arrivati al dolce, dopo una serata piacevole parlando di letteratura e commedie, Chabon ha accennato di star pensando da un po’ a un soggetto per il ritorno di Picard. Ha buttato là qualche elemento della trama per poi passare a parlar d’altro. La cena, o per meglio dire la trappola, si è chiusa. Devo dire di esserci cascato in pieno perché il giorno dopo ho chiamato il mio agente e gli ho chiesto di contattare Chabon e farmi inviare una paginetta di soggetto con la sua idea su Picard. Quello che mi è arrivato il giorno dopo era un trattamento di serie da 30 pagine circa che riassumeva nei dettagli una stagione intera. Michael e Akiva avevano già scritto tutto senza sapere se sarei stato pronto a imbarcarmi. Per fortuna loro, la storia era magnifica e non ho potuto dire di no. Ed eccoci qua”.
L’equipaggio dell’Enterprise salta in piedi e applaude. 

“C’era dentro tutto Star Trek” aggiunge Stewart. “Fin dalla serie classica, Star Trek è fantascienza della migliore, quella che parla del presente. La serie che vedrete parla di adesso. Ho dato solo una condizione: che il vecchio Picard avesse un Pitbull Terrier. Così ho potuto portare il mio cane sul set e stare con lui, dargli una parte in questa nuova avventura”. 

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