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Vomero-Arenella, 103 stalli per le fiere natalizie 2018

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, esprime forti perplessità riguardo ai nuovi provvedimenti che di certo non favoriscono il commercio a posto fisso.

Il presidente del Comitato Valori collinari, Gennaro Capodanno, esprime forti perplessità, in relazione ai bandi emanati dalla Municipalità 5, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, sulle cosiddette “Fiere Natalizie 2018” che, nei fatti, sono dei veri e propri mercati, dal momento che i prodotti non vengono semplicemente “mostrati”, come accade appunto nelle fiere, ma vengono invece esposti per l’immediata commercializzazione e vendita.

“ Un modo, quantomeno opinabile, da parte dell’amministrazione comunale di aiutare il commercio a posto fisso, in crisi nell’area collinare della Città, come testimoniano anche le cronache degli ultimi tempi, con la chiusura di tanti negozi storici e di griffe importanti  – afferma Capodanno – dal momento che complessivamente, nelle cinque aree individuate, si autorizzano ben 103 nuove attività commerciali, inquadrate in stalli provvisori, con superfici che vanno dai sei ai nove metri quadrati, molti dei quali, come quelli in via Luca Giordano e in via Alvino, posti praticamente a ridotto degli esercizi commerciali a posto fisso “.

“ Inoltre – puntualizza Capodanno –  nei singoli posteggi, che opereranno ben oltre il periodo natalizio e nell’arco di più di un mese, in un lasso di tempo che va dalla fine del mese di novembre fino al 7 gennaio, si potranno vendere prodotti che spaziano in un ambito molto vasto, dal momento che, in alcuni bandi, si parla di  “prodotti strettamente connessi al tema natalizio come prodotti di propria creazione, intesi come opere del proprio ingegno a carattere creativo (ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera b D.lgs. 114 del 31/03/98), artigianato, vintage e collezionismo“, laddove, segnatamente, nel bando per il mercato che sarà installato nell’area del parco Mascagna, con ben 55 stalli, potranno essere esposti e venduti “ prodotti di propria creazione intesi come opere del proprio ingegno a carattere creativo (ai sensi dell’art.4, comma 2, lettera b D.lgs. 114 del 31/03/98); esposizione e vendita di articoli natalizi e artigianato, vintage e collezionismo ovvero vendita di vischio pungitopo e agrifoglio, alberi di natale, articoli da regalo, strumenti musicali, libri, vintage e collezionismo“. Basterebbe la sola dizione di “articoli da regalo” per capire che potrà essere venduto di tutto e di più, come peraltro già accaduto negli anni scorsi, dalle scarpe alle borse, dagli articoli di abbigliamento ai prodotti per la casa “.

“ Così come bisognerà vigilare sulle prescrizioni indicate nei bandi – sottolinea Capodanno – con particolare riferimento a quella che dispone che “ogni operatore deve collocare gli oggetti all’interno degli spazi numerati e assegnati; non può lasciare l’area di mercato prima dell’orario di chiusura; ha l’obbligo di ripulire a fine giornata lo spazio assegnato e di procedere alla corretta differenziazione e conferimento dei rifiuti ; non può usare strumenti sonori ovvero diffusori o amplificatori di voci; non può effettuare il commercio in modo itinerante nell’area di mercato”. Un’altra prescrizione stabilisce che “i posteggi dovranno essere occupati esclusivamente dall’assegnatario o da un suo rappresentante ai sensi di legge. Sono assolutamente vietate le cessioni del posteggio, o parti di esso, a terzi non legittimati, pena la revoca immediata del titolo concessorio” “.

“ E’ auspicabile  – conclude Capodanno – che da parte di quanti preposti vengano predisposti i necessari controlli e le opportune verifiche sia per quanto riguarda di garantire il pieno e totale rispetto di tutte le normative al riguardo vigenti, con particolare riferimento alle prescrizioni indicate nel bando “.

Comunicato Stampa

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