Motori, l’effetto Trump colpisce la produzione di automobili: arriva la guerra dei dazi
Arriva l’effetto Trump anche per quello che riguarda il mondo dei motori. La guerra commerciale che si sta scatenando a suon di dazi doganali rischia di coinvolgere anche i principali venditori e produttori di automobili.
L’Italia, così come tanti altri Paesi, vuole cercare di correre ai ripari.
“Il commercio internazionale è un pilastro fondamentale della competitività dell’industria automobilistica europea”, rileva Erik Jonnaert, segretario generale dell’Associazione europea che riunisce i 15 maggiori costruttori di automobili (Acea). Le preoccupazioni dei produttori europei di auto e moto erano emerse nei giorni scorsi anche nel salone di Ginevra, sia con la posizione ferma dell’amministratore delegato della Fca, Sergio Marchionne, per il quale “se si dovesse fare la guerra dei dazi fino alla fine vincerebbe l’America”, sia con quella più ottimista dell’amministratore delegato della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, convinto che “l’interesse di tutti sia far crescere in modo equilibrato l’economia”.
Gli Stati Uniti sono molto importanti anche per l’industria automobilistica italiana, come indicano i dati dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) rilevati a novembre 2017: con un valore di 469 milioni, gli rappresentano, in valore, il primo Paese dell’export di autoveicoli per l’Italia. Analoghe le preoccupazioni nel settore delle due ruote: il segretario generale dell’Associazione europea dei costruttori di motocicli (Acem), Antonio Perlot, rileva che “gli Usa sono il primo partner commerciale dell’Europa” e ritiene che i dazi “potrebbero danneggiare gravemente l’industria motociclistica di entrambi”.
Fonte: Ansa