HOMETEATRO

Le PornoPrecarie: Maria Bolignano disegna il volto delle donne contemporanee perennemente in bilico

Maria Bolignano firma l’opera teatrale “Le PornoPrecarie” che tornerà in scena a breve, dopo il successo di ottobre riportato al Teatro Cilea.


Nel frattempo Maria sarà impegnata nella realizzazione del videoclip di Dadà, assieme a Nunzia Schiano. Da venerdì prossimo 31 ottobre a domenica 2 novembre al teatro Sannazaro né “I Promessi Suoceri” di Paolo Caiazzo. Passerà al primo ciack del film di Peppe Iodice e sarà ancora sul palco con Carlo Buccirosso né “L’erba del vicino è sempre più verde” dal 26 marzo al 12 aprile 2026.

Chi sono le le PornoPrecarie? Un esercito di over 40 divise tra la precarietà esistenziale e quella economica.

Spesso si tratta di genitrici tornate single, schiacciate da una maggiore difficoltà iniziale ad accedere al mercato del lavoro, cui si accompagna un maggior processo di precarizzazione occupazionale. Dal child penalty alle minori prospettive di carriera legate a una minore flessibilità coattiva. Dal doppio lavoro sovrapposto al part-time forzato. Un mix di condizioni sfavorevoli che determinano prospetticamente peggiori aspettative pensionistiche.

Cercano di sottrarsi a questa situazione di instabilità e di costante e affannoso bisogno ricorrendo al web o meglio a una webcam che, complice e apparentemente discreta, le faccia apparire intriganti, seducenti e maliziose.

A ostacolare il soddisfacimento dei loro bisogni, un folto numero di giovani e giovanissime competitor dalle forme e dagli sguardi conturbanti, convinto che attraverso il web avrà accesso a un guadagno molto più copioso e facile rispetto a quello assicurato da un lavoro tradizionale.

La rete, però, come suggerisce il nome, potrebbe rivelarsi pericolosa e avviluppante per chi non sa come orientarsi nelle sue maglie, non sa bene cosa fare ed è inseguita da un bisogno mordace, che la rende particolarmente fragile, vulnerabile ed esposta a rischi di varia natura ed entità.

Lasciamo la parola a Maria Bolignano che in ognuna delle protagoniste di questa storia vede riflessi i volti delle donne che incontra ogni giorno e proiezioni delle tante versioni di sè stessa che custodisce.

D. Ci racconti la genesi di questo spettacolo?

R. Le Pornoprecarie nasce qualche anno fa dalla mia necessità di trattare in maniera comica argomenti molto seri, quali la precarietà e la sessualità femminile nell’universo over 40.

D. Come ha intrecciato la tua vicenda umana e professionale?
R. Si prende sempre spunto dalla realtà che ci circonda e poi si viaggia con la fantasia fino a produrre qualcosa di completamente nuovo. C’è la gestazione ed il parto, direi.
D. Che difficoltà hai affrontato?
R. La difficoltà che incontrano un po’ tutti quelli che propongono qualcosa di completamente diverso rispetto al panorama generale esistente. Oggi vince chi osa ma pochi hanno il coraggio di farlo.
D. Dalla mamma di Daniele a una diva di Onlyfans. Come sono le donne che racconti?
R. Sono tutte le donne che incontro , anche solo con lo sguardo. Sono tutte dentro di me ed ho ancora molto spazio.
D. Onlyfans è una nuova frontiera di indipendenza per le donne, al riparo di uno schermo, grazie al medium tecnologico; o una nuova forma di schiavitù e reificazione 2.0?
R. Entrambe le cose e come tutte le cose che hanno una doppia faccia , doppiamente pericolose per chi non sa cosa fare.
D. I tuoi prossimi progetti?
R. Stiamo per girare , sempre con Nunzia Schiano il nuovo videoclip di Dadà , che ha curato le musiche del mio spettacolo, tratto dal suo nuovo album Core in Fabula. A novembre al via il primo ciak del film di Peppe Iodice, amico e collega a cui faccio tantissimo in bocca al lupo, poi riprendo a girare a teatro con lo spettacolo I Promessi Suoceri di Paolo Caiazzo , di nuovo Le Pornoprecarie da febbraio e L’Erba del Vicino è sempre più verde con Carlo Buccirosso. Insomma mi ci vorrà una vacanza!!!

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