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Masaniello è tornato…più dirompente che mai

Il “Masaniello” di Porta e Pugliese ritorna carico e dirompente, dopo cinquant’anni, in una location d’eccezione, il Cortile d’Onore del Palazzo Reale di Napoli.

Nel 1974, Elvio Porta e Armando Pugliese, con le musiche di Roberto De Simone, sconvolsero la scena teatrale con uno spettacolo totalmente diverso dal solito dove il pubblico si fondeva con la scena. Non era più semplice spettatore, ma parte attiva.
Grazie a “Immaginando Produzioni” di Rosario Imparato, oggi si è potuto ricostruire quello spirito, grazie anche al copione originale del compianto attore Umberto Bellissimo (ricordato con commozione a fine spettacolo) che oltre a prenderne parte, fu l’aiuto regia di Pugliese.

Al centro della storia c’è Tommaso Aniello, pescivendolo di Piazza Mercato che si fa portavoce di quel popolo oppresso per le gabelle imposte dal Vicerè Rodrigo Ponce de León. La figura di Masaniello diventa quindi simbolo di giustizia e ribellione, un simbolo che scuote le coscienze. Uno spettacolo non solo storico ma anche politico, che affronta temi reali come la disparità sociale, la delusione per il governo, la voglia di libertà.

A vestire i panni di Masaniello, un convincente e commovente Ruben Rigillo che raccoglie la pesante eredità del padre Mariano, primo Masaniello nella storia di questo spettacolo. Accanto a lui, un cast straordinario e corale: Massimo Masiello (Vitale), Franco Castiglia (Banditore/ Cerusico-Cantastorie/ Popolano), Lello Giulivo (Carrese), Serena Pisa (commovente e struggente Bernardina), Vincenzo Astarita (Cafone/Popolano), Carmine Benitozzi (Popolano/Dormiente), Marcello Borsa (Uccelaio/Cacace), Pina Giarmanà (Comare/ Friggitrice), Alessia Cacace (Mendicante/Popolana), Sergio Celoro (Cappellaio/Guardia Spagnola/Palumbo),Lorenzo Simeone (Popolano), Luigi Credendino (Stenteniello/ Sauli), Vincenzo D’Ambrosio (Valignano/ popolano), Adriano Di Domenico (Mendicante/Caracciolo/ Popolano), Antonio Ferraro (Pescivendolo/Guardia Spagnola/Popolano/Catania),Salvatore Esposito (Don Liborio/ Popolano/Maddaloni), Antonio Ferraro (Pescivendolo/Guardia Spagnola/ Popolano/Catania), Mattia Ferraro (Basile/ Cavaliere Aversano/Popolano), Gennaro Guerra (Popolano), Peppe Mastrocinque (Gabelliere/Cardinale Filomarino), Gennaro Monti (Popolano/Friggitore/Carafa/Tamburino), Alfredo Mundo (Donnarumma/Popolano), Danilo Rovani (Miroballo/Capitano/ Perrone), Luca Saccoia (Vicerè), Ciro Scherma (Scartellato/ Bisignano/Popolano), Lello Serao (Genoino), Mario Zinno (Naclerio) e Silvia Siravo che ha interpretato una convincente ed eccentrica viceregina, cogliendone perfettamente gli aspetti. Anche lei  ha raccolto il testimone da sua madre, l’attrice Anna Teresa Rossini (viceregina nell’edizione del ’74).

Particolarmente evocativo, oltre alla scena finale nella quale Bernardina piange il suo Masaniello, il momento corale in cui il popolo invoca la Madonna del Mercato. Un ammaliante Alfredo Mundo fa danzare lo stendardo con la Vergine, davanti a lui, le struggenti voci accorate di Franco Castiglia, Lello Giulivo e Massimo Masiello si distinguono dal coro cantando delle strofe di supplica alla Madonna, provocando in tutto il pubblico delle forti emozioni.

Come all’epoca, la messa in scena è dinamica: gli attori si muovono tra il pubblico, che ritagliandosi uno spazio, partecipa e osserva.
Le musiche suggestive sono di Antonio Sinagra e sapientemente dirette da Ciro Cascino con Nicola Rando al sax, Maurizio Ponzo alle chitarre, Emidio Ausiello ai tamburi a cornice, Luigi Fiscale alla batteria, Luigi Sigillo al basso. I costumi d’epoca curati da Silvia Polidori adattati da Francesca Garofalo e Camilla Grappelli, le scene di Bruno Garofalo, anche supervisore alla regia, e le luci di Francesco Adinolfi compongono un allestimento che dona la giusta drammaticità.

Con questa edizione, Garofalo riporta le intenzioni originarie di Porta e Pugliese. “Masaniello 2025”, infatti, non è una semplice commemorazione ma un invito alla consapevolezza affinché quest’esperienza lasci un’impronta profonda in ognuno di noi.
Le prossime repliche sono previste per il 28 e 29 maggio e per domenica 1 giugno, con la speranza che questo atto d’amore per Napoli non termini qui.

Foto di Fiorella Passante.

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