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Accadde oggi, muore a Roma Piergiorgio Welby nel 2006

E’ stato un politico e attivista italiano, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all’eutanasia.A Roma in conclusione di una lunga battaglia l’attivista Piergiorgio Welby, immobilizzato dalla distrofia muscolare, ottiene la sospensione dell’accanimento terapeutico e il distacco dai macchinari che lo tengono in vita. Era il 20 dicembre del 2006, fu il  il primo vero caso pubblico di eutanasia in Italia.

Welby è diventato il simbolo della lotta per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico e del diritto all’eutanasia.

L’attivista italiano balzò alle cronache negli ultimi anni di vita quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita.

« Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. […] Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. »
(Piergiorgio Welby)

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