EsteroHOMEPolitica

Brexit, Boris Johnson: Chi non parla inglese non entra in Gran Bretagna

I nuovi piani post Brexit della Gran Bretagna chiuderanno le porte a chiunque non parli inglese e non sia qualificato a livello lavorativo. Non saranno accettate carte d’identità da Paesi come Italia e Francia per il timore di falsificazioni.

Nuove line sull’immigrazione del governo Johnson. Alla frontiera saranno bloccati tutti quelli che non dimostrano un’ adeguata qualifica lavorativa e non parlano inglese. Inoltre, sul sito del Guardian,  viene anche specificato che alla frontiera non verranno più accettate carte d’identità di paesi come Francia e Italia. Secondo il quotidiano il motivo è di evitare che lavoratori extra Ue ingannino il sistema con carte d’identità falsificate.

Il documento diffuso dal governo inoltre precisa che Per venire nel Regno Unito bisognerà avere un’offerta di lavoro con un salario minimo di 25.600 sterline, anche se saranno possibili eccezioni per un salario fino a 20.480 sterline nei casi in cui ci sia carenza di lavoratori, come per gli infermieri. Artisti, sportivi e musicisti potranno continuare a venire per spettacoli, gare o audizioni.

Ma la scelta di aprire le porte solo a lavoratori qualificati, scrive il Guardian, non piace agli industriali che avvertono del rischio di conseguenze “disastrose” con perdite di posti di lavoro e chiusura di fabbriche, bar e ristoranti.

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori