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Brexit, indipendentisti pentiti: il Regno Unito e la profonda crisi parlamentare

Ad un giorno dalla scadenza la Brexit senza accordo sembra ormai una realtà. Uno dei governi più deboli della storia del Regno Unito ha avuto il compito più difficile degli ultimi 50 anni.

La democratica Inghilterra si è fatta male da sola. La Brexit è ormai l’incubo più buio a cui il regno della Regina avrebbe potuto immaginare di andare incontro. Con un’Europa che rallenta economicamente, anche se la tendenza è di recessione solo per l’Italia ormai fanalino di coda, la situazione britannica rischia di divenire ancor più complicata.

No deal e le imprese fuggono dall’UK

Il fatto di non aver avuto fino ad oggi la stessa moneta degli altri Stati europei non è stato uno svantaggio per il Regno Unito. Anzi, al contrario, sembrava quasi che la sterlina, una delle monete più antiche del mondo, potesse sopravvivere grazie al cambio molto vantaggioso. Le imprese, insomma, non ne erano spaventate perché con il resto d’Europa c’era intesa. Adesso, però, gli imprenditori già guardano altrove.

Il no deal certo non renderà le cose semplici. Si tratta di una riduzione significativa, già accennata da altre testate, e che mina alla base il potere industriale dell’Island. In questo clima i moti secessionisti del Galles e della Scozia sembrano fare più rumore che mai. Fatto sta che già diverse case automobilistiche sono pronte a chiudere le loro filiali in Inghilterra. Potrebbero essere, e questo è certo, soltanto le prime di una lunga serie a gettare il Paese nello sconforto.

Andar via dall’Unione non è convenuto, e farlo senza accordo è follia. Eppure la May si è ritrovata sola.

Hard Brexit: 8 proposte d’accordo rifiutate dal Parlamento

Theresa May, consapevole di non avere il parlamento dalla sua, ha addirittura promesso di dimettersi qualora i deputati avessero accettato un accordo. Niente da fare, nessuno vuol darla vinta alla May ed in poco tempo, dopo discussioni accesissime e giorni difficili, sono state rifiutate ben 8 proposte di accordo. Il tempo per trovare un’intesa on l’Europa è scaduto e lunedì diverrà ufficiale il no deal.

Recedendo dagli accordi, tra cui Maastricht, il Regno Unito diverrà un Paese extracomunitario e la situazione dei lavoratori europei nelle città inglesi potrebbe diventare davvero molto complessa. Entrare sarà molto più difficile ed uscire, senza poter più ritornare, sarà invece molto semplice. La questione attiene soprattutto a coloro che nel Regno Unito hanno un lavoro e che in breve tempo potrebbero non essere più tutelati.

Di Maio ha spiegato che si lavora all’intesa col Governo inglese che, però, non è sostenuto dal Parlamento ed è quindi tutto rimandato. Nel frattempo gli immigrati italiani in Inghilterra potrebbero vivere giorni davvero difficili.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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