Caos in Venezuela, Guaidò si autoproclama presidente
Ancora caos in Venezuela. Ad una settimana quasi dal tentato golpe, la situazione del paese sudamericano versa ancora in una profonda incertezza.
Lo scorso 23 gennaio, infatti, il leader dell’opposizione e capo dell’Assemblea nazionale Juan Guaidò si è autoproclamato “presidente ad interim” del Venezuela, sfidando apertamente il capo di Stato Nicolas Maduro, che ha vinto le ultime elezioni ma che poi è sempre stato accusato di brogli.
Guaido, inoltre, è stato appoggiato da Trump, il presidente americano, che si è scagliato contro Maduro. Di tutta risposta, Maduro ha poi dato solo 72 ore di tempo a tutti i diplomatici americani per lasciare il paese che versa ogni giorno di più in un profondo stato di incertezza.
Oltre all’incertezza, però, c’è anche il sangue. In una settimana, infatti, ci sono stati anche moltissimi scontri fra i sostenitori di Maduro e quelli di Guaido che hanno portato ad oltre cento arresti ma che hanno contato anche un centinaio di feriti.
Il Venezuela negli ultimi anni ha assistito a un continuo peggioramento delle condizioni economiche. Tra il 2014 e il 2017, il Pil del paese si è contratto del 30 per cento, mentre l’inflazione sta raggiungendo cifre che superano il milione percentuale. Inoltre, la produzione petrolifera nazionale è crollata da 2,5 milioni di barili al giorno nel 2015 a 1,1 milioni di barili a novembre 2018 e le ripercussioni sul popolo venezuelano sono state tremende, essendo venuti a mancare beni di prima necessità – come medicinali e cibo –, costringendo più di 1 milione e 300 mila venezuelani a scappare dal 2015 ad oggi.