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Carni avariate nelle mense: sotto accusa un’azienda pistoiese

Nel mirino un’azienda pistoiese responsabile della commercializzazione di carni avariate o infettate che venivano distribuite nelle mense di scuole, ospedali e caserme. Arrestati i quattro responsabili e indagate altre 19 persone.

Si erano aggiudicati appalti pubblici di forniture alimentari per diversi milioni di euro, assegnati in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Ma i costi erano abbattuti dalle scorte di carne avariata o contaminata somministrate e dagli alimenti non corrispondenti al listino previsto. Per questo i quattro responsabili dell’ azienda del Pistoiese sono finiti agli arresti domiciliari a seguito di ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Pistoia. Ai domiciliari anche il commercialista della società. Sono indagate anche altre 19 persone, tra cui sei commercianti, alcuni veterinari della Asl e i responsabili delle stazioni appaltanti. Tra questi ultimi, anche dei militari, ai quali sarebbero contestate condotte di omesso controllo.

Nel corso dell’inchiesta (iniziata nel gennaio del 2016) è stata sequestrata mezza tonnellata di carne non conforme, destinata alle fasce più deboli della popolazione tra cui bambini e degenti di ospedali.

Sono emerse, infatti, irregolarità nelle forniture alimentari delle  mense di 30 tra scuole e ospedali, ubicate in Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, e 13 strutture militari dell’Esercito e dell’Aeronautica militare, due delle quali all’estero – la missione militare Joint task force Lebanon sector west in Libano e la base militare italiana di supporto a Gibuti.

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