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Corona ci ripensa: niente sciopero della fame

Fabrizio Corona rinuncia a fare lo sciopero della fame, come forma di protesta, per rispetto verso gli operatori di San Vittore.

Corona torna indietro sui suoi passi e rinuncia allo sciopero della fame. La protesta era nata in seguito alla decisione del giudice della Sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, di respingere la sua richiesta di affidamento in prova in una comunità. Fortunatamente Fabrizio ha ascoltato le parole dei suoi legali, gli avvocati Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, e degli operatori del carcere di San Vittore che cercavano di dissuaderlo dal non nutrirsi più come forma di protesta.

Al momento pare che stia tornando a più miti pensieri e dichiara le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare idea. Sopraggiunge la consapevolezza che lo sciopero della fame non sarebbe stato “funzionale” né “utile” per raggiungere il suo scopo, e che il suo comportamento avrebbe mancato di “rispetto” verso coloro che lavorano nel carcere e che si sono presi cura di lui e degli altri detenuti. Il non volerli “mettere in difficoltà” sarebbe stata un’ulteriore motivo per desistere.

 

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