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Cultura contro mercificazione: l’iniziativa a Napoli

Per aiutare le attività commerciali a riprendersi dalla crisi dovuta al lungo periodo di chiusura per il Covid, il Comune di Napoli ha deciso di concedere il suolo pubblico ad attività private così da permetter il posizionamento di tavolini all’esterno e potere adottare tutte le misure di sicurezza previste dai vari decreti sicurezza. Ma sembra davvero che non sia sempre oro ciò che luccica.

Nives Monda che gestisce la Taverna a Santa Chiara con lo chef Potito Izzo parlano con noi sul tema.

“I quartieri di una città – dicono Izzo e Monda –  sono un delicato mondo in cui convivono tante anime, in questo contesto, da sempre, il piccolo commercio rappresenta l’economia di territorio che si intreccia con la vita degli abitanti. Tale convivenza ha come teatro il suolo pubblico che, spesso, infatti, è al centro di polemiche, poiché l’utilizzo privato delle aree esterne ai locali sottrarre spazi di vivibilità agli abitanti. Per questo motivo, non abbiamo apprezzato l’iniziativa di concedere occupazione di suolo gratuita e incondizionata, da parte del Comune, come misura di sostegno ai pubblici esercizi.

L’ordinanza sindacale doveva essere discussa con i cittadini, le comunità locali dovevano essere rese parte attiva di modalità di gestione degli spazi in cui sarebbero state rappresentate le istanze degli abitanti, invece, dando spazio “al tavolino selvaggio ” si mettono su fronti opposti residenti e commercianti e, inoltre, si crea concorrenza sleale tra commercianti, per come l’ordinanza viene applicata. Le piazze e le strade non possono essere sporzionate come fette di una pizza”.

Come sempre i gestori della Taverna, ideatori tra le altre cose della mensa per i poveri il martedì, di tante iniziative per il quartiere,  si confermano creativi e  davanti alle condizioni dettate dal Comune , non chiederanno occupazione di suolo ma installeranno una panchina letteraria, su cui chiunque potranno sedere a riposare, dedicata a Giacomo Leopardi, come atto di protesta contro la mercificazione dei luoghi e delle relazioni sociali

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