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Fiano Love Fest, l’evento degli Amanti del vino

Appuntamento davvero imperdibile per wine lovers, enoturisti o semplici curiosi di vino, il Fiano Love Fest, nato nel 2009, è l’evento che celebra l’amore per il proprio territorio.

Tre giornate di degustazioni, arte e musica, durante i quali si celebra il legame indissolubile tra Lapio e i suoi vigneti pregiati.

Furono i Greci a portare nella Campania felix quel vitigno che avrebbe generato il Fiano, il vino preferito da Federico II di Svevia, ma che anche Carlo II d’Angiò non disdegnava, al punto da farsi spedire le viti da piantare nelle sue tenute a Manfredonia. Nell’Ottocento, con la produzione di oltre cento milioni di litri, esportati persino in Francia, il Fiano fu il volano della vitivinicoltura come asse portante dell’economia irpina, tanto da incentivare la realizzazione della prima ferrovia irpina e della Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Avellino.

Il che rende abbastanza l’idea della valenza storica e culturale che questo vino riflette ancora oggi in Irpinia: e così, le strade di Lapio si “apparecchiano” per tre giornate di degustazioni, arte e musica. Durante la festa è possibile visitare i luoghi di interesse storico-artistico e culturale del paese, attraverso visite guidate organizzate tra i monumenti e le cantine della zona, oltre ovviamente a partecipare alla degustazione guidata dei vini. È possibile soggiornare a Lapio, che nell’occasione si trasforma in un “albergo diffuso” e, a rimarcare ancora una volta il rapporto viscerale di questa terra antica con la natura, è prevista una postazione astronomica per godere delle bellezze celesti.

Natura, ma anche tradizioni antiche. Una delle più amate e consolidate, ancora fino al primo Novecento, consentiva alle ragazze povere di Lapio che si mantenevano “onorate”, di poter godere di una dote e dunque aspirare al matrimonio, grazie al “Monte Orlando”. L’istituzione di questo monte di maritaggio era legato alla festa patronale di San Pietro martire da Verona, che ricorreva il 29 aprile, quando si sorteggiava il nome della fortunata, “…ciascheduno anno se debbono maritare poverelle di questa presente terra di Lapio, cioè una l’anno…”

Il borgo di Lapio è anche location ideale dello spettacolo di luci e musica attraverso il quale respirare in pieno l’atmosfera del Natale. Durante le festività natalizie viene illuminato anche il Ponte Principe, simbolo del paese: esso congiunge le sponde del fiume Calore ed è uno dei numerosi ponti in acciaio che caratterizzano la storica linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. Per le sue imponenti dimensioni e la sua magnificenza, rappresentò un’opera eccezionale, trionfo del progresso e capolavoro dell’ingegneria ferroviaria italiana.

Lapio non è famosa soltanto per il suo vino, ma anche per il suo miele di rovo e il suo olio d’oliva.

Fra i mieli italiani rari e dalla produzione limitata, il miele di rovo di Lapio, caratterizzato da un colore ambrato, nasce da una postazione sperimentale in cui alcuni apicoltori della zona collocano le loro arnie, in una zona naturale particolarmente ricca di rovi. Pur essendo una pianta molto ispida, in estate origina una fioritura molto delicata, spesso poco notata dall’uomo ma che le api non ignorano.

L’olio “Irpinia Colline dell’Ufita DOP” è il risultato della perfetta armonia tra ambiente, varietà, capacità imprenditoriale e tradizione, che in Irpinia risultano essere antichissime. L’area di produzione della DOP coincide con quella di coltivazione delle varietà più pregiata dell’olivicoltura irpina e che è assurta a simbolo dell’olivicoltura di qualità: la Ravece. La Ravece è una cultivar di origine sconosciuta, ma almeno dal ‘500 diffusa quasi esclusivamente nel territorio ufita-arianese, componente privilegiata della dieta mediterranea che in quest’area si caratterizza sul trinomio vino pane e olio. La notevole presenza di note aromatiche e il suo gusto fruttato intenso fa prediligere l’uso dell’olio Ravece DOP su piatti di una certa consistenza, come minestre a base di legumi, pastasciutte della tradizione irpina, zuppe, bruschette e grigliate di carne.

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