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FIGC, stop alle partite al secondo richiamo per cori razzisti

In queste ore, in FIGC, si sta discutendo intorno al tema del razzismo, che sembra essere sempre più dilagante non solo in Serie A.

Le prime indiscrezioni, parlano del fatto che l’arbitro e le squadre si raduneranno al centro del campo e — a partita momentaneamente interrotta — verrà rivolto un appello al pubblico.

Se la situazione si verificherà una seconda volta, i giocatori andranno negli spogliatoi e lo stesso annuncio sarà ripetuto.

A segnalare all’arbitro cori e striscioni dovrà essere il responsabile dell’ordine pubblico in servizio allo stadio oppure un collaboratore della Procura federale: un modo per deresponsabilizzare il direttore di gara, togliendogli l’incombenza di prendere una decisione così delicata.

Il ministro dell’Interno Salvini ha pero’ commentato in modo abbastanza sarcastico questa idea della FIGC “Facciamo una scala Richter dei buu? Non facciamo ridere” il commento lapidario del leader della Lega, segno che il problema è di lontana definizione.

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