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Forza nuova non demorde, la Marcia su Roma si farà

Forza nuova insiste: il 28 ottobre, nell’anniversario della marcia su Roma, ci sarà “la marcia dei patrioti”. L’appuntamento è previsto per il 28 ottobre alle 16 in piazzale Pier Luigi Nervi, all’Eur. Nonostante il divieto del Viminale, Forza Nuova ha diffuso i dettagli della marcia: “Il concentramento è fissato nello stesso luogo alle ore 15; il corteo partirà alle ore 16”, precisano su Facebook.
Il ministro dell’Interno Minniti ribadisce che non ci sarà nessuna Marcia, ribadendo di aver dato disposizione al questore di Roma di non concedere l’autorizzazione per la manifestazione promossa da Forza Nuova a Roma il prossimo 28 ottobre.

“Lo Stato antifascista deve intervenire per bloccare la marcia su Roma. Non si tratta più di semplici boutade ma di un piano eversivo che va sconfitto”. Lo afferma il presidente romano dell’Anpi, Associazione nazionale Partigiani d’Italia, Fabrizio De Sanctis. “Questo Stato dovrebbe essere pienamente antifascista, sorretto da una costituzione antifascista -spiega- Noi come Anpi abbiamo incontrato associazioni e partiti per organizzare una serie di iniziative ma lo Stato deve intervenire”.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista Sinistra Europea dichiara che ci sarà una mobilitazione per ” questo ennesimo scempio della memoria dei partigiani”.

Se la marcia dovesse avere luogo i partecipanti andranno in contrasto con alcune leggi dello stato come la legge Scelba e la legge Mancino”. Ecco quindi cosa recitano le due leggi:

Per “riorganizzazione del disciolto partito fascista”, la legge Scelba riconosce il reato “quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista”.

La legge sanziona quindi chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista con l’ arresto dai 18 mesi ai 4 anni.

La legge Mancino, la cui abolizione è prevista nel programma di Forza Nuova, sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce inoltre l’utilizzo di simbologie legate a movimenti politici di ideologia nazifascista. Ad oggi, è il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio.

In attesa di approvazione è invece la cosiddetta ‘legge Fiano’, norma che prende il nome dal suo primo firmatario, il deputato dem Emanuele Fiano, prevede da 6 mesi a 2 anni di reclusione per “chiunque propagandi le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco”. Tra le altre norme previste dal ddl. il divieto di fare il cosiddetto saluto romano, mentre la propaganda via web attraverso “strumenti telematici o informatici” delle ideologie fasciste e naziste costituirà un aggravante, portando all’aumento di un terzo della pena.

Come già accaduto in precedenza a militanti ed esponenti di Forza Nuova, i partecipanti potrebbero essere identificati e, in seguito, denunciati. Al centro di eventuali provvedimenti sono soprattutto i contenuti del corteo in programma: la manifestazione è infatti organizzata per protestare “contro un governo illegittimo, per dire definitivamente no allo Ius Soli e per fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che hanno preso d’assalto la nostra Patria”. Un programma che, unito alla dichiarata fede fascista della formazione, secondo il ministro dell’Interno Marco Minniti, porrebbe il corteo in una posizione tale da richiamare “in modo palese la nascita del regime fascista e la marcia su Roma.

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