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Fuoco incrociato su Tria: tra truffati banche e Flat Tax interviene Conte

Lega e Movimento 5 Stelle all’attacco, stavolta è il ministro dell’Economia a finire sotto il fuoco incrociato. Giovanni Tria è seriamente in difficoltà.

Il ministro Giovanni Tria scappa, letteralmente, all’estero. Secondo quanto emerge da alcune ricostruzioni di giornali autorevoli l’economista starebbe all’estero anche un’intera settimana pur dovendo sostenere soltanto incontri di pochi minuti. Questa situazione, così si spiega in diversi giornali, sarebbe la conseguenza di un vero e proprio fuoco incrociato che il ministro sta subendo da entrambe le forze politiche di governo.

Truffati dalle banche: Conte sblocca il miliardo, ma Tria voleva tenerlo di riserva

Come spiega Ansa oggi Giuseppe Conte sbloccherà il decreto Crescita nel Consiglio dei Ministri. Una mossa che forza il blocco del Mef, fortemente contrario o comunque in apparenza quantomeno titubante, e che dovrebbe consistere in circa 1 miliardo (già stanziato in Legge di Bilancio). Ovviamente il tutto cozza con le parole di Salvini e Di Maio. Entrambi avevano detto che sarebbe stata la Magistratura a stabilire chi fosse stati truffato e chi no, ma contemporaneamente con il decreto di oggi si sbloccheranno anche gli esborsi.

Santo Gentiloni allora, che aprì il Fondo per i Truffati durante il proprio governo arrivando a versare questo miliardo che questo governo probabilmente esaurirà senza poterlo rimpinguare.

Il ministro Tria resta particolarmente scottato dalla vicenda. Probabilmente, in previsione di voler evitare una manovra correttiva straordinaria in estate, avrebbe voluto cercare di racimolare ogni centesimo e non escludeva di spacchettare il Fondo dei truffati ed attingerci a piene mani.

Flat Tax, scontro al vertice: la Lega scarica Tria

Volevano Savona, non Tria. La Lega di Matteo Salvini si scaglia contro il ministro ed è già festival di incoerenza. La Flat Tax per Tria sarebbe un disastro, e porterebbe a fare altro deficit in un momento in cui l’Europa è alla vigilia di una nuova crisi economica.

Anche in questo caso, quindi, Giovanni Tria ha dovuto incassare critiche feroci. Proprio sull’economia, dove l’attenzione ai conti dovrebbe essere massima, questo Governo si sta dimostrando eccessivamente distratto. Si spende in base a ciò che si è promesso, e non il contrario: ossa non si è promesso in base a ciò che si poteva spendere. Il rischio di finire come nel 2011 è dietro l’angolo, ed ora che le forze di governo si scontrano con la realtà trovano un nemico comune. Tria è il sacrificato, momentaneo.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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