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Giri di pasta: la frittata napulegna diventa take away

Dopo le pizze a portafoglio, i cuoppi di zeppole e panzarotti, le pizze fritte e i taralli sugna e pepe, fra lo street food partenopeo mancava soltanto lei, vero must della tradizione popolare: la frittata di maccheroni.

“Giri di pasta – tradizione napulegna”, il primo take away di frittate di pasta, da quando ha aperto i battenti è subito diventato un fenomeno di cui sta parlando tutta la città. Il locale di via dei Tribunali, a pochi passi dalla famosissima San Gregorio Armeno, è ormai quasi un’istituzione.

Il take away, che più popolano non si può, offre circa 15 tipi di frittate di pasta preparate alla maniera tradizionale, cioè spadellate e non impanate e fritte.

Ma oltre alle tradizionalissime frittate con spaghetti in bianco, provola di Agerola e salame – cioè fedeli alla ricetta di tutte le nonne partenopee – sul banco fanno bella mostra di sé versioni rielaborate, come la frittata Scostumata con salsiccia di maiale nero casertano, Aglianico e funghi porcini; oppure la Pescatrice con gamberetti saltati, prezzemolo e crema di zucchine; o anche la Sciantosa con ragù napoletano, olive nere di Gaeta e capperi.

E, ancora, frittate arricchite da ingredienti gourmet, come ad esempio la Delicata, con pesto alla genovese fatto in casa, ricotta salata di Montella e pomodorini del piennolo del Vesuvio DOP. Oppure, frittate speciali in versione light, con pasta di soia, ceci, carote e tofu, ideale per vegani e celiaci, e delle insolite e particolari frittate dolci.

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