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Grillo spodestato non molla: ore decisive per Conte e il M5s

Per Beppe Grillo la trattativa sullo statuto del Movimento 5 Stelle ha il sapore amaro di una guerra civile. Tutti, tra i 5 stelle, dicono la loro e Giuseppe Conte sembra ascoltarli, forse anche troppo.

Grillo spodestato non molla: ore decisive per Conte e il M5s

Beppe contro Giuseppe, un nuovo capitolo della saga diasporica. Perché è chiaro che tra Grillo e Conte ci sia un passaggio di consegne non facile, un passaggio definitivo e non finto come è stato finora. Giuseppe Conte non è un uomo di Grillo, ma è stato scelto per la sua “competenza” già durante lo scellerato governo Conte 1 e si è definitivamente affermato nel Conte 2. Ora questa figura ingombrante è stata insignita, dallo stesso Beppe Grillo, del titolo di capo politico del Movimento 5 Stelle. Quel ruolo, che era toccato tempo fa a Di Maio, viene adesso abbracciato dall’ex Presidente del Consiglio che vuole una vera e propria rivoluzione a cominciare dai poteri del garante.

Dice Grillo: “se togliamo poteri al garante che cosa ci sta a fare (riferito a se stesso)?”, Conte ribatte: “se il capo politico non ottiene determinati poteri che cosa ci sta a fare (sempre riferito a se stesso)?”. Sarà una nuova scia, una nuova linea, nessun capo politico del Movimento 5 Stelle deve sentirsi imbrigliato a causa della cravatta (quella che Di Maio simbolicamente si tolse con le sue dimissioni di due anni fa) ma deve starci bene dentro. Nella tasta della giacca il capo politico deve poter tirare fuori la linea della comunicazione tanto quanto le nomine. Insomma, Grillo verrebbe spodestato, si farebbe da parte in ruoli decisionali e rimarrebbe soltanto il santone che tutti volevano. Fondamentalmente Beppe Grillo, pur spacciandosi per “distante”, grazie all’attuale statuto c’è dentro fino al collo (più che mai) e quando si tratta di cedere tira fuori gli artigli.

Tutto il contrario di tutto, in questa trattativa che mette a nudo le ipocrisie del Movimento. Un partito atipico, ma pur sempre un partito, con buona pace di coloro che richiamano le origini del Movimento. Le origini del grillinismo non erano altro che fumo negli occhi, la realtà è quella che si sta consumando in queste ore. Uno scontro politico come lo si vede, da molti anni, in tutti i partiti.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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