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Il piromane ed il pompiere: le due facce del Governo che cerca i nemici

La lucida analisi di Beppe Servegnini, direttore di Sette, durante la trasmissione di Lilli Gruber su La7 evidenzia alcuni lati di questo Governo e spinge ad alcune riflessione.

In realtà è interessante, nel complesso, anche quanto spiegato da altri ospiti di quella stessa puntata. Questo Governo cerca nemici, e vive in continua campagna elettorale. Il nemico d’estate è rappresentato dagli immigrati, quello d’inverno dall’Europa.

Il pompiere ed il piromane, una condivisione governativa

Se non ci fosse stata la dichiarazione scriteriata di Stefano Borghi a quest’ora staremo parlando d’altro. In un solo giorno lo spread, che a differenza di quel che possano credere in molti è roba seria, è schizzato ad oltre 300 punti. L’impressione è che la rassicurazione di Giuseppe Conte, quanto mai tardiva, sia servita solo in parte.

Questo episodio fa pensare molto a quell’analisi lucida, e certamente valevole, che Beppe Servegnini ha fatto poche ore fa. Nel governo attuale convivono tre modi di fare: due che agitano ed uno che prova a fare da paciere. Visti i punti in comune si potrebbero chiamare in un solo gruppo: i piromani. Dall’altro lato, invece, coesiste un sistema volto a  spegnere i loro incendi: i pompieri.

Questi due schieramenti governativi vanno nella stessa direzione poiché sono assolutamente alleati, ma con funzioni differenti. Da questa settimana il nemico è l’Europa, gli eurocrati ed i capi di Stato europei. Tutti in un solo calderone su cui Matteo Salvini e la Lega sparano a zero, mentre Di Maio, pur con toni stranamente più pacati del solito, prende le distanze con più indifferenza. In entrambi i casi si accende un fuoco che poi Giuseppe Conte deve andare ad estinguere e per farlo usa molti estintori.

I nemici del momento: d’estate gli immigrati e d’inverno l’Europa

Ormai siamo alla moda, viviamo nel trend. Quando le spiagge sono affollate gli elettori si ricordano che esistono i “vu’ cumprà”, che disprezzano perché rompono le scatole cercando di propinare prodotti scadenti. D’inverno, quando siamo nel pieno dell’attività politica ed economica del sistema Paese, ecco l’Europa con i suoi vincoli.

Insomma un complotto contro l’Italia. Almeno così la pensa certamente una certa parte politica che spara a zero sull’Europa, sulle banche e sugli investitori del debito pubblico.

L’inverno sta arrivando, ma questo non è il Trono di Spade. Arriva il Grande Freddo, ma non quello di Martin. Sicuramente l’Italia vive un momento in cui lo sforamento del 2,4% del rapporto deficit/Pil ha riempito le pagine dei quotidiani.

Il rapporto con gli investitori è divenuto complicato e certamente sfavorevole per l’Italia. In ogni caso a tenere banco sarà, ancora una volta, il nemico comune e la nuova campagna elettorale (nonostante elezioni fino a maggio non ce ne saranno).

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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