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Il primo maggio e il cinema (Video)

Il mondo del lavoro, una realtà complessa, che il cinema ha saputo e continua a raccontare attraverso lo sguardo dei grandi registi.

Oggi è la Festa dei lavoratori. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…..” ricorda l’articolo 1 della Costituzione. Un pensiero va subito a chi un lavoro non ce l’ha e vorrebbe tanto averlo. Con il tono della commedia o con quello della denuncia, anche sul grande schermo vengono affrontate le difficoltà dei lavoratori. Sin dal suo avvento il cinema ha avuto un rapporto stretto e significativo con il lavoro. Non a caso quello che, per convenzione, viene considerato il primo film in assoluto è «L’uscita dalle officine Lumière» di Louis e Auguste Lumière (1895). La pellicola riprende l’uscita degli operai da una fabbrica. Da questo primo esempio di cinema realistico, molti cineasti hanno affrontato (in maniera più o meno leggera), le problematiche dei lavoratori legate all’assenza di diritti e tutele, la discriminazione sessuale, lo sfruttamento ma anche l’emergenza occupazionale che affligge i ragazzi di oggi.

Per celebrare il primo maggio ecco una carrellata di film che parlano del rapporto tra Cinema e Lavoro:

North Country – Storia di Josey (2005): Storia di Josey Aimes, costretta a lavorare in miniera, dove subisce violenze e soprusi ai quali decide di ribellarsi. Regia di Niki Caro, con Charlize Theron protagonista di una drammatica storia vera. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar e 2 candidature a Golden Globes.

Il diavolo veste Prada (2006): Una giovane donna di provincia diventa collaboratrice di uno dei più importanti magazine del mondo della moda. Ma dovrà fare i conti con la dispotica direttrice, con Meryl Streep e Anne Hathaway. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 3 candidature e vinto un premio ai Golden Globes.

Scusate se esito (2014): Serena è un architetto dal talento straordinario. Dopo una serie di successi professionali all’estero, ha deciso di tornare a lavorare in Italia, perché ama il suo paese. Nell’avventurosa ricerca di un posto di lavoro si trova di fronte a una scelta folle, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo! Il film ha ottenuto una candidatura a David di Donatello. Diretto da Riccardo Milani con Raoul Bova e Paola Cortellesi.

Tempi moderni (1936): Capolavoro di Chaplin, l’ultimo film in cui compare il personaggio di Charlot. L’operaio Charlot, addetto alla catena di montaggio di una fabbrica, a causa dei forsennati ritmi di lavoro perde il controllo e impazzisce; una volta dimesso dall’ospedale va alla ricerca di un nuovo impiego, ma per sbaglio viene scambiato per un sovversivo e finisce in prigione.

Fantozzi (1975): Capostipite della saga con protagonista il ragionier Ugo Fantozzi, ideato e interpretato da Paolo Villaggio. Il ragionier Ugo Fantozzi è un umile e sfortunato impiegato della Megaditta, servile nei confronti dei suoi superiori e ignorato dai propri colleghi, tanto da essere rimasto murato per sbaglio nei vecchi gabinetti dell’azienda per diciotto giorni senza che nessuno se ne accorgesse. Ogni mattina deve far fronte a difficoltà e mille imprevisti per riuscire a timbrare il cartellino d’entrata.

 

 

 

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