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Ilaria Alpi: il killer non ha nome, caso a rischio archiviazione

Sono passati 24 anni dalla morte di Ilaria Alpi e il suo killer non ha ancora un nome. Era il 20 marzo 1994 quando la giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin venivano uccisi a Mogadiscio.

Intanto il prossimo 17 aprile ci sarà l’udienza per l’archiviazione del processo ai presunti autori dell’omicidio. La madre, i colleghi e numerose associazioni chiedono che, a prescindere dagli iter processuali, si continui a cercare la verità, e a chiedere giustizia.

“Sul duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non è stata ancora fatta giustizia. A 24 anni di distanza, infatti, mancano i nomi degli esecutori, dei mandanti, e non è stato ancora accertato il movente. In questi anni abbiamo assistito a troppi depistaggi e silenzi da parte di chi, invece, avrebbe dovuto contribuire a fare luce sulla vicenda. E’ è per questo motivo che, alla luce anche delle recenti rivelazioni emerse dai documenti desecretati dalla commissione Ecomafie, e a seguito della richiesta, del luglio scorso, della Procura di Roma di archiviare l’indagine, che il Movimento 5 Stelle, non appena inizierà la prossima legislatura, chiederà l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta sul duplice omicidio”. E’ quanto afferma in una nota la capogruppo M5S in commissione Ecomafie, Paola Nugnes, che aggiunge: “Ilaria e Miran avevano scoperto l’incofessabile traffico di rifiuti tossici e armi, da Nord a Sud, in terre martoriate dalla guerra, e per questo sono stati uccisi”. “Ci sono ancora troppe ombre sull’assassinio e noi, al pari di Luciana Alpi, al quale va la nostra vicinanza, non intendiamo arrenderci“, conclude.

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