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Un violento terremoto ha devastato Iran e Iraq

Un violento terremoto di magnitudo 7.3  ha scosso Iran e Iraq. Il bilancio delle vittime continua a crescere mentre la provincia iraniana di Kermanshah proclama tre giorni di lutto. A complicare il quadro generale ospedali e centri abitati interamente distrutti. Per la guida suprema iraniana bisogna “Accelerare gli aiuti e soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie” 

Sale ancora il bilancio delle vittime in Iran e Iraq dopo il sisma di magnitudo 7.3 (secondo l’ultima stima dell’Usgs) in una zona nei pressi del confine: i morti nella Repubblica islamica sono 341, i feriti 5.340. Lo riferisce Press Tv. Le prima immagini dalle zone devastate mostrano interi edifici sbriciolati dalla potente scossa. Le vittime in Iraq sono stimate a 11. Particolarmente difficile la situazione a Darbandikhan, dove l’ospedale è stato severamente danneggiato ed è ancora senza corrente elettrica. Almeno 30 i feriti nella cittadina.

La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. Nella provincia iraniana di Kermanshah sono stati indetti tre giorni di lutto. Le autorità hanno disposto la chiusura di scuole e università nella provincia di Kermanshah, dove invece sono chiamati a presentarsi al lavoro tutti i dipendenti governativi.

Seyyed Ali Khamenei, la guida suprema iraniana ha dichiarato: “L’obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie”(citato dall’Iran, in un messaggio al Paese). L’ayatollah ha chiesto a Esercito e Pasdaran di intervenire nelle aree colpite dal sisma. Il ministro dell’Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha riferito che sono stati allestiti ospedali da campo e di temere per le aree rurali “dove si prevedono altre vittime”.

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