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Juncker: “Dall’Italia deviazione inaccettabile”

“Se dessimo l’ok allo sforamento del rapporto deficit/Pil previsto in Manovra, alcuni Paesi ci coprirebbero di ingiurie e ci accuserebbero di essere troppo flessibili con Roma”, ha sottolineato il presidente della Commissione Ue.

All’indomani del via libera del Consiglio dei ministri alla manovra economica e al decreto fiscale, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker mette in guardia il governo gialloverde preannunciando sin da oggi che chiederà al premier Giuseppe Conte di rispettare “la parola” sugli obiettivi di bilancio nel 2019. “Io e la Commissione siamo incaricati di ricercare delle soluzioni, che piaccia o meno, avendo in mente l’insieme dei 27 e soprattutto dei 19 dell’Eurozona”.

Riguardo la Legge di Bilancio italiana, il presidente della Commissione Ue, ha detto di non avere “commenti da fare sulle misure contenute” nella manovra, ma di guardare “ai risultati in termini di bilancio e saldo“.

Il punto, per Juncker, è quello di “rispettare gli impegni presi. Quello dei contenuti è un affare italiano” e “se dicessimo che siamo contro” questa o quella misura “ci attaccherebbero. Giudicheremo senza entrare nei contenuti”.

Il politico lussemburghese poi, non ha voluto neanche prendere in considerazione l’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’Ue: “L’Europa ha bisogno dell’Italia e l’Italia dell’Europa, che non sarebbe più la stessa senza il nostro Paese” ha detto Juncker, il quale subito dopo ha risposto con un secco “no” a chi gli ha chiesto se pensa che l’Europa riuscirebbe a sopravvivere all’uscita dell’Italia.

A chi gli chiedeva se Di Maio e Salvini fossero un pericolo per l’Europa, Juncker ha risposto: “Dire che sono un pericolo per l’Europa mi pare essere un modo eccessivo di descrivere le cose, anche se uno di loro due dice che io sono un pericolo per l’Europa e che sto distruggendo l’Europa. Tutto quello che è eccessivo in queste affermazioni è insignificante”.

La replica dell’Italia è affidata alle parole del vicepremier Luigi Di Maio: “Juncker oggi dice che l’Eurozona si rivolterà contro la Manovra? A nome di chi parla? Dei vari ministri, del presidente dell’Eurogruppo, del suo partito che l’altro ieri ha fatto il minimo storico alle elezioni in Lussemburgo? Juncker faccia nomi e cognomi di chi davvero prende le decisioni all’interno dell’Unione Europea. Non ci si può attaccare a vincoli ad personam, decidendo in modo scientifico di attaccare un Paese sovrano solo perché quel governo non è simpatico a lui e all’elite di cui fa parte. Noi andiamo avanti con le misure chieste dal popolo. Juncker continui pure a rivoltarsi, gli rimane tempo ancora fino a maggio” ha scritto sui social.

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