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Mostra fotografica di Andrea Simeone nella galleria del Teatro Summarte, a cura di Teresa Capasso.

C.S.

Andrea Simeone è un cantastorie con una certa esperienza.

Scrive, fotografa e parla, da sempre. E come tutti in cerchio davanti ad un falò in un epoca remota, lui ci incanta con i suoi racconti mai privi di ombre e orrori, ma forse per questo così avvincenti.

La sua visione è sempre originale, c’è se stesso in ogni scatto e in ogni frase a ben guardare, ma c’è anche una direzione, un indicazione, un suggerimento, le foto le scatta lui ma quando le guardi sembrano un tuo ricordo. La street photography di Andrea è poesia, citazione continua, osservazione critica del mondo intorno a sé.

Ogni viaggio una storia, per le strade ti fa accompagnare da Prust, da Fellini, da Bresson…. e poi ti viene a prendere arrivando trafilato dalla provincia di Napoli, perché anche se abita altrove sembra arrivare sempre dal Vesuvio, proprio come fosse lava infuocata.

Scegliere un solo progetto dalla elefantiaca produzione di Andrea Simeone è stato come sfogliare un libro di mille pagine e fermarsi su una frase d’effetto.

Così per la mostra alla galleria del Teatro Summarte la scelta è caduta sul progetto “Holi, la festa indiana dei colori” che Andrea introduce così:

La festa dell’Holi risale a circa 300 anni prima di Cristo, si celebra in tutta l’India, in Nepal e nei Paesi con forti radici Hindu. Viene celebrata nei primi giorni di primavera in concomitanza con la luna piena. Nel meraviglioso racconto della vita di Krishna si evince che il rito avesse assunto dei toni molto seri e cerimoniali, ma l’arrivo di Krishna restituì alla festa (e al rapporto col divino dei fedeli Hindu) un aspetto teatrale e giocoso. Con l’Holi si festeggia la sconfitta dell’inverno e -trasfigurata- la vittoria del bene sul male, ma assume anche significati di liberazione dai propri errori, da percorsi errati. È un giorno di perdono e di cambiamento, oltre che di gioia. Il racconto si divide in tre spezzoni: Lath Mar Holi – Holika Dahan – Dhulhendi.

La mostra sarà aperta al pubblico dalle 19:00 del 18 Dicembre 2015 con un evento inaugurale ad entrata libera e sarà visitabile fino alla metà di Gennaio 2016, nella suggestione degli spazi del Teatro Summarte, vero e proprio centro di aggregazione culturale della provincia di Napoli. Il 21 Dicembre invece Andrea Simeone terrà una conferenza sul suo progetto e più in generale sul rito che lui racconta con le sue fotografie in mostra.

Biografia: Andrea Simeone. Scrittore e fotografo napoletano, vive e lavora a Milano. Il suo primo romanzo – Recinto di Porci- è stato pubblicato da Pequod nel 2007. Nella fotografia ha compiuto reportage sociali a Napoli, e in giro per le città italiane. Gli ideali di bellezza, la politica dell’infelicità.

Si occupa di creazione d’immagine per musicisti e rapper. Ha seguito alcuni artisti per le strade di Napoli in un progetto chiamato “A Sud di Nessun Nord”.

Nel suo percorso ha incontrato Franco Fontana, che lo ha scosso e smosso, e con lui ha esposto progetti sulla fotografia di strada e di ricerca artistica a Milano, Modena, Torino, ai Dioscuri del Quirinale a Roma. Segue dal 2003 un pellegrinaggio fotografico nei cimiteri di guerra e le zone della memoria. www.war-cemeteries.com

Parla poco di sé, preferisce dare spazio alle immagini.

Lavora con aziende e case discografiche.

AndreaSimeone.it

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