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Napoli, il primo bilancio stagionale

Nella settimana di sosta per gli impegni delle nazionali è esercizio comune fermarsi a riflettere su quanto accaduto nel cammino stagionale dei club. Abbiamo puntato il focus sul Napoli di Carlo Ancelotti, squadra dal rendimento superlativo fin qui.

Partiamo dal campionato e dalla seconda piazza in classifica, figlia di 9 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Il mister ha operato il turn over, recuperando Nikola Maksimovic ed esaltando Kevin Malcuit. La sconfitta sul campo della Samp è stata la chiave di volta della stagione, che ha indotto il tecnico al passaggio al 4-4-2. Sistema di gioco in cui ha trovato posto l’iberico Fabian Ruiz, grande sorpresa stagionale. Tecnica, personalità, fisico, duttilità tattica ne fanno un elemento imprescindibile nello scacchiere tattico partenopeo. L’ex Betis Siviglia ha deciso la gara contro il Genoa e in Europa ha fatto la voce grossa. Europa territorio amico del Napoli, nonostante il girone di Champions League di ferro in cui è stato inserito. Al pareggio a reti bianche, prima criticato e poi rivalutato, sul campo della Stella Rossa, hanno fatto seguito 3 match a dir poco emozionanti. La vittoria per 1-0 ai danni del Liverpool e i due pareggi, rispettivamente per 2-2 ed 1-1, contro il PSG dell’indimenticato Edinson Cavani. Il segreto? Un piano tattico al limite della perfezione in cui si sono esaltate le grandi individualità offensive come Insigne, Mertens e Callejon. Il Napoli corre a velocità sostenuta verso gli ottavi di finale di Champions e la vittoria più importante di Ancelotti è stata quella di far innamorare i tifosi azzurri di lui.

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