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Nidi artificiali per salvare gli albatros

In Australia questo elegante uccello non è ancora a rischio estinzione, ma i cambiamenti climatici e la pesca intensiva stanno mutando rapidamente il suo habitat, minacciando il futuro di questo splendido animale. 

“L’albatro è fedelissimo, sceglie una compagna e se la tiene per tutta la vita, anche per 40 anni: per riprodursi ha bisogno però di un nido accogliente che, a causa dei cambiamenti cimatici e delle piogge intense, da tempo non riesce più a realizzare. Ogni anno questo splendido esemplare depone un singolo uovo e investe enormi energie nella cova e nella cresciuta del pulcino”, spiega la biologa Rachael Alderman. “In media più della metà dei tentativi fallirà” e “uno dei fattori che incide” sulla sopravvivenza dei piccoli è appunto “la qualità del nido”.

Per questo motivo un gruppo di ambientalisti del Wwf, sotto la guida del Csiro Marine Climate Impact e il Tasmanian Albatross Fund, ha ideato una soluzione in grado di fornire una chance di sopravvivenza agli albatros: nidi artificiali costruiti con cemento particolare, il calcestruzzo aerato autoclavato mescolato con fibre di cocco e trasportato in elicottero sulle tre isole lo scorso luglio.  Da un primo monitoraggio sembra che gli uccelli marini abbiano cominciato a gradirli: finora sull’Albatross Island ne sono stati installati 120 e molti risultano “abitati”.

“Si tratta di una prima prova – spiega Nikhil Advani del Wwf – ma potrebbe aiutare davvero la specie. Secondo i dati del Wwf, per i genitori che hanno approfittato dei nidi artificiali è stato registrato un tasso di successo del 20% in più nell’allevare i pulcini rispetto a quelli naturali.

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