HOMEScienza

Animali, non sono oracoli sismici

A cosa è dovuto lo strano comportamento degli animali poco prima di un terremoto? Riescono davvero a prevederli? Scopriamolo insieme.

Da un’indagine fatta analizzando 700 osservazioni, riguardanti 130 diverse specie di animali, si è concluso che gli animali non sono oracoli dei terremoti. Per ciascuna osservazione, i ricercatori hanno valutato una serie di dati: a che distanza dal terremoto fosse stato registrato il comportamento anomalo, quanto tempo prima fosse avvenuto, se la scossa principale fosse stata preceduta da scosse più deboli o foreshocks,  la parola anglosassone per definire le scosse che anticipano l’evento sismico principale. Questi ultimi potrebbero infatti spiegare l’agitazione in alcuni animali: i foreshocks possono infatti mancare prima di un forte terremoto (come nel caso del sisma di Amatrice nell’estate del 2016), oppure verificarsi senza che segua una scossa principale.
Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e autore del libro Sotto i nostri piedi, in cui dedica un capitolo proprio al tema “animali e terremoto” dice:”Per dimostrare una correlazione di causa ed effetto, bisognerebbe registrare il comportamento degli animali nel corso degli anni, creando una sequenza temporale che permetta di stabilire quali sono i parametri di normalità e che variabilità hanno nel tempo. “Nello studio appena pubblicato, gli autori evidenziano che le sequenze temporali riportate in letteratura sono un numero esiguo, e sempre troppo brevi, di pochi giorni o addirittura ore. Non vengono quasi mai riportati i casi negativi. Quante volte, per un cane che si è allarmato per un terremoto, altri dieci sono rimasti a dormire? E quanti cani si sono allarmati senza che a ciò seguisse una scossa sismica?”
Insomma, non è osservando il nostro gatto o le mucche nei pascoli che potremo prepararci a un terremoto. Il tremare della terra resta un evento sostanzialmente impossibile da prevedere.

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