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Pasqua 2020: le portate della tradizione italiana

Dall’antipasto al dolce, ecco un menu creato con le ricette più tradizionali della cucina italiana.

A Roma – e in gran parte delle regioni del Centro – la tradizione vuole che la giornata di domenica cominci con la colazione di Pasqua, una grande tavola imbandita colma di prelibatezze, dalle uova sode alla torta al formaggio, dai salumi alle torte rustiche. Un banchetto sontuoso con pietanze saporite, che comincia al mattino e prosegue fino all’ora di pranzo, con la classica coratella con i carciofi.

Quello che sicuramente non può mancare è un bel cestino di uova soda decorate, l’ideale per tenere impegnati anche i più piccoli: emblema della rinascita e della protezione.

Il casatiello è una torta rustica tipica della cucina napoletana perfetta per una Pasqua casalinga e con pochi ospiti: se conservata ben coperta in un luogo fresco e asciutto, infatti, si mantiene anche per qualche giorno, assicurando così un antipasto gustoso sia per il giorno di Pasqua che per il lunedì di Pasquetta. Nata nel Seicento e citata, insieme alla pastiera, anche nella favola “La gatta cenerentola” di Giambattista Basile, si tratta di una pasta lievitata ripiena di formaggio e salumi e cotta in forno con tanto di uova intere con guscio in superficie: una preparazione che riprende tutti gli elementi tipici della primavera – formaggi e uova – e li unisce in una sfiziosa torta salata. Ricetta simile è quella del tortano, in cui cambia la disposizione delle uova, che vengono inserite sode e a pezzettini nel ripieno.

La torta pasqualina, onnipresente sulle tavole genevosi (e più in generale quelle liguri), celebra l’arrivo della primavera. All’interno del guscio di pasta sottile, ricotta, bieta, spinaci ed erbe di campo.

La frittata di maccheroni, tipico pranzo da gita fuoriporta fatto con spaghetti avanzati mescolati con uova e formaggio grattugiato e cotti in padella a mo’ di frittata (da non confondere con la frittatina di pasta, un medaglione di spaghetti farciti con besciamella, prosciutto cotto e piselli, panato e fritto, fra gli street food più popolari di Napoli). E poi l’immancabile panzanella, con pane raffermo bagnato nell’acqua, pomodori freschi e tanto buon olio extravergine di oliva

Fra i simboli della Pasqua più significativi, l’agnello: il suo legame con la festività è descritto nella Bibbia, in particolare nel racconto della liberazione degli ebrei dalla schiavitù egizia.

Nata in Campania ma ormai preparata in tutta Italia, la pastiera è un dolce goloso composto da grano, farina, ricotta, uova, acqua di fiori d’arancio, zucchero e spezie.

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