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Pronta la proposta per Bruxelles, Conte disponibile a trattare

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte giungerà a Bruxelles per un incontro con il presidente della Commissione Jean Claude Juncker alle 14. Verrà consegnato un documento in merito al tetto deficit-pil.

Conte va a Bruxelles con la volontà di trattare. In ambienti della maggioranza e di governo si parla di una forbice che si aggirerebbe tra il 2,2 e il 2%. L’incontro è previsto alle ore 16 al Palais Berlaymont, sede della Commissione europea. Il governo ha messo a punto una proposta “nero su bianco” sui saldi della manovra, lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Spread Btp crolla su voci di deficit al 2%. Il governo andrà all’incontro con la Commissione europea convinto di avere “buone motivazioni” per trovare un accordo sulla manovra.

Sono assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l’Italia c’è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l’Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Gerusalemme.

E’ la giornata dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della commissione Europea jan Claude Juncker. E, sul fronte del dialogo sulla manovra all’Italia arriva un aiuto ‘insperato’, quello della Francia con lo sforamento chiesto da Emmanuel Macron.

Ma dall’Ue arriva subito uno stop. Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervistato dal Parisien,ritiene che un eventuale sforamento, oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil, dopo l’annuncio delle misure del presidente Emmanuel Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli “può essere preso in considerazione”, anche se in modo “limitato, temporaneo ed eccezionale”. Per Moscovici la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana. Alla domanda di Le Parisien su un trattamento di favore alla Francia rispetto all’Italia sui conti pubblici Moscovici smentisce con forza. “Non c’è nessuna indulgenza, sono le nostre regole, soltanto le nostre regole”, insiste il commissario, aggiungendo: “Soprattutto non facciamo come se ci fosse da una parte una severità eccessiva e dall’altra non so quale lassismo”. Per lui il paragone con l’Italia “è allettante ma sbagliato perché sono due situazione totalmente diverse”. “La Commissione europea sorveglia il debito italiano da tanti anni”, cosa che invece non ha “mai fatto” per la Francia.

Intanto in Italia lLa Lega preme per rafforzare la Web Tax, su cui M5s frena. E per rafforzare la discesa nel 2020 e nel 2021 c’è anche l’idea di far scattare del tutto gli aumenti Iva (ora parzialmente disinnescati), rinviando alla prossima manovra un eventuale blocco.

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