CronacaHOMEI fatti

Rapinatore ucciso, gioielliere indagato per omicidio colposo

“Mi sono visto puntare una pistola contro. Non avevo mai sparato a nessuno”. Sono le parole di Luigi Corcione, il gioielliere ora indagato per omicidio colposo.

L’uomo racconta che stava controllando, in casa, i monitor collegati a un sistema di videocamere della gioielleria. La commessa era impegnata con alcuni adolescenti che stavano scegliendo dei regali per San Valentino. «All’improvviso è successo tutto», racconta. Sui monitor è apparso un uomo giovane a volto scoperto, che subito si è infilato la maschera di carnevale di Hulk e ha spianato la strada agli altri tre complici. La commessa ha cominciato a urlare. Da qui la decisione di scendere in strada. Adesso, dice, «mi sento male. Non voglio parlare con nessuno».

L’ipotesi di reato che gli inquirenti contestano al gioielliere, è l’omicidio colposo per eccesso di legittima difesa.

L’avvocato Ferrante, legale gioielliere fa sapere che il signor Corcione è provato per quello che è successo, ma anche tranquillo e fiducioso nel lavoro che sta svolgendo la magistratura.

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