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Reggio Emilia, morto operaio per esplosione di un silos

In Reggio Emilia in seguito all’esplosione di un silos, è morto un operaio sassarese di 42 anni, Silvio Sotgiu, in un’area di stoccaggio di Iren.

Stando alle prime ricostruzioni all’origine della tragedia potrebbe esserci una fuga di gas durante alcune operazioni di saldatura, mentre l’uomo si trovava all’interno un carrello a 5 metri d’altezza. L’esplosione violenta, avvenuta poco dopo le 8.30 di stamattina, lo ha poi sbalzato, facendolo rovinare a terra. Per l’uomo, operaio della ditta Pellicciari srl, non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.

Nessun altro lavoratore sarebbe rimasto ferito nell’incidente. Sul posto, oltre agli agenti di polizia scientifica che stanno effettuando i rilievi assieme ai vigili del fuoco, coordinati dalla procura, anche alcuni addetti di Arpae, incaricati di verificare l’eventuale presenza di gas nell’aria. Secondo la multiutility Iren il silos, al momento dell’esplosione, sarebbe stato vuoto.

Era di Cossoine, un piccolo comune di 847 abitanti in provincia di Sassari, l’operaio morto questa mattina a Reggio Emilia a causa dell’esplosione di un silos all’interno dell’ex inceneritore Ines di Sesso, alla periferia del città.

Silvio Sotgiu, di 42 anni, si era trasferito da tempo a Reggio Emilia. Era molto conosciuto a Cossoine, dove la sua tragica scomparsa ha colpito l’intera comunità: appassionato di cavalli, lui stesso esperto fantino, era stato anche presidente del gremio all’Ardia di San Sebastiano, la festa in onore del santo guerriero che ogni anno coinvolge l’intero paese con la tradizionale corsa a cavallo.

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