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Rousseau, il voto che fa perdere credibilità al Movimento 5 Stelle

La piattaforma Rousseau è al centro della decisione. Un quesito già orientato per una risposta al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, che già sa di spaccatura.

Rousseau: un voto inutile che fa perdere credibilità al Movimento 5 Stelle

Il governo Draghi nascerà comunque, con ampia maggioranza, e qualsiasi cosa facciano i 5 Stelle, anche a seguito del voto su Rousseau, farà perdere voti e credibilità. Al bivio decisivo, il Movimento 5 Stelle pronto a spaccarsi in mille pezzi: cosa che in Parlamento avviene già da un po’.

Rousseau potrebbe accelerare questo processo costringendo i parlamentari pentastellati ad un voto. Le cose andranno, però, già in quella direzione: il movimento si spaccherà ugualmente, anche se i parlamentari dovessero seguire il voto di Rousseau. Non il capo politico Vito Crimi, ma le tante anime in un momento così delicato potrebbero frammentarsi seguendo la propria strada.

Sarà semplice sollevare i dubbi sulla votazione della piattaforma. Avverrà certamente a seconda del voto che volevano si esprimesse. In un senso o nell’altro, anche se l’orientamento per il si è forte, la spaccatura potrebbe già essere data per certa. Magari non il giorno dopo, ma col tempo in questo frangente l’appoggio al governo ci sarà. La vera domanda è: rinuncerà il Movimento all’unica richiesta, tra l’altro accolta, fatta al Presidente Mario Draghi?

Il voto su Rousseau avallato dai leader a 5 Stelle

L’Ansa ha riportato le parole scritte da Luigi Di Maio sul suo profilo Fb:

“Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. È stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni”. .

Tono simile anche per Chiara Appendino, Sindaca di Torino:

“Proprio perché siamo nati sulle idee e non sulle ideologie, perché abbiamo sempre detto che prima dei colori ci sono i progetti, prima del consenso ci sono i cittadini, prima del tornaconto politico c’è il Paese. Ora è il momento di dimostrarlo. È il momento di dimostrare la forza delle idee”.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania da maggio 2014.

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